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la tragedia / Manzano

Morte Novello: si indaga sulla dinamica dell'incidente con le prime ricostruzioni

La procura di Trieste ha aperto un fascicolo con l'obiettivo di accertare le cause della caduta del giovane di Manzano avvenuta la settimana scorsa

Decisione della Procura di Trieste che ha aperto un fascicolo d'indagine sulla morte di Filippo Novello, il 34enne di Manzano, precipitato dal tetto di un condominio situato in via Milano 11 nel centro del capoluogo giuliano. L'uomo si trovava a cena nell’attico posto al settimo piano del palazzo. Era a casa di un amico insieme al fratello e ad alcune altre persone. Il fascicolo è stato preso in carico dal pubblico ministero Maddalena Chergia. Non sono state formulate, al momento, ipotesi di reato ma l’autorità giudiziaria vuole fare chiarezza su quanto sia accaduto quella notte. 

Cosa sarebbe successo

Per ora la ricostruzione più accreditata è quella del tragico incidente: pare che Filippo fosse uscito sul balcone dell'appartamento per fumare e per "controllare" un'antenna 5G installata sul tetto. Una volta sul balcone è salito su una scaletta che porta proprio al tetto. Qui, a causa del buio, non si sarebbe accorto dell'androne a strapiombo che si trova tra i palazzi di via Milano e via Trento. Una sorta di cavedio di due metri quadrati di larghezza ma profondo una trentina di metri, protetto in alto da una rete metallica anti intrusione piccioni. Novello potrebbe aver messo inavvertitamente un piede sulla rete per poi precipitare. Oppure essere scivolato o inciampato sfondando la protezione che non era certo pensata per reggere il peso di un corpo. Le persone presenti alla cena non lo hanno sentito urlare nella caduta. Ma, a giustificare questo dettaglio, la porta finestre del terrazzo era socchiusa e tirava Bora forte.

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