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Cronaca

Giovane migrante annega tragicamente in un torrente, ma c'è chi esulta

Su Facebook qualcuno scrive addirittura "Forza Cornappo". Diversi i commenti razzisti, senza cuore e umanità, alla notizia della morte del giovane 21enne che questa mattina ha perso la vita a causa di una caduta in acqua.

Un ragazzo africano è annegato questa mattina nelle acque gelide del Cornappo, a Nimis. E' scivolato accidentalmente nel torrente, in una zona dove è presente una profonda e scivolosa pozza.

La disgrazia

A perdere la vita un giovane 21enne senegalese, ospite in una struttura alberghiera di Nimis, giunto chissà attraverso quali peripezie in Italia per scappare dalla povertà e dagli orrori della sua terra. Nel Bel Paese sperava di trovare, come tanti altri migranti, un senso alla propria vita, un nuovo inizio, una mano per poter risollevarsi. Invece ha trovato la morte, oltre anche a tanto odio. Al momento della caduta in acqua, il ragazzo non ha trovato il sostegno dei suoi compagni, anche loro inesperti nuotatori. Nessuno di loro ha osato tuffarsi per paura di rimanere nelle stesse condizioni di quel loro coetaneo, aggrappato -per l'ennesima volta- ad una speranza di sopravvivenza, a qualcuno che gli tendesse una mano. Gli amici non hanno potuto fare altro che chiedere aiuto al cellulare e attivare una macchina dei soccorsi che difficilmente avrebbe potuto salvargli la vita.  

I "festeggiamenti"

Ma mentre tante persone si stavano dando da fare per provare a raggiungere le sponde del Cornappo e il "naufrago" di Nimis, tante altre braccia si sono sollevate sulle tastiere per spingere metaforicamente il suo volto nell'oscurità del torrente. Tante le voci di giubilo lette sul nostro profilo Facebook in queste ultime ore, persone che senza alcun risentimento, senza neppure l'utilizzo di profili falsi, stanno "festeggiando" l'annegamento dell'incolpevole 21enne. Se A.S. esordisce con un "Gli alberi ci sono anche lontano dai corsi d' acqua", con un italiano sgrammaticato A.R.P. spiega che "se era a lavorare non sarebbe successo". Ma non è finita qua. A loro si unisce G.P. che addirittura esulta con un "Forza Cornappo, sei tutti noi". Lo stesso soggetto, poco dopo, ai tanti che gli facevano notare l'orrore da lui scritto, si è difeso rimarcando il concetto: Allarghiamo il Cornappo, cosi ci stanno anche chi li commisera""

In molti ci chiedete spesso di cancellare i commenti non idonei o inappropriati dai social, specie su Facebook. Spesso -se presenti gravi ingiurie o insulti- lo facciamo, ma non crediamo che questo sia il caso. Ognuno di noi, con le libertà che la nostra Democrazia ci ha donato, si deve assumere le responsabilità di quello che si scrive, si dice e si fa in pubblico. Ecco perchè, sebbene all'interno di questo articolo abbiamo omesso i nomi e i cognomi di alcuni di questi utenti, non elimineremo i loro profondi pensieri dalla nostra pagina Facebook. Che lo facciano pure da soli, se mai dovessero ritrovare un minimo di umanità. 

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