Allerta meteo, ancora pioggia e neve in montagna per le prossime 48 ore
La Protezione Civile regionale ha diffuso le previsioni per il fine settimana: sarà un weekend all'insegna del maltempo in Friuli, con possibilità di valanghe oltre i 1000 metri. L'invito è quello di limitare gli spostamenti in montagna
La Protezione Civile regionale ha diffuso il bollettino meteo per la giornata di sabato 1 febbraio e per le successive 48 ore.
L’invito alla popolazione del Friuli Venezia Giulia è quello di limitare gli spostamenti in auto nelle aree montane per agevolare le operazioni di sgombero della neve.
PREVISIONI DA SABATO 1 FEBBRAIO E PER LE SUCCESSIVE 48 ORE:
SABATO 1 FEBBRAIO
Piogge da abbondanti a intense, localmente molto intense sulla fascia Prealpina occidentale. In montagna nevicate da abbondanti a intense oltre gli 800-1000 metri circa. Sulle Alpi, oltre i 1500 metri, sulle Prealpi. Localmente potrà nevicare a quote più basse.
Su Alpi e Prealpi Carniche e sul Canin oltre i 1500 metri potranno cadere tra 50 e 100 centimetri di neve fresca in 24 ore. Sulla costa soffierà vento sostenuto in prevalenza da est e sudest , con possibile acqua alta.
DOMENICA 2 FEBBRAIO
Su tutta la regione piogge in genere abbondanti su pianura e costa, più moderate verso est.
Nevicate abbondanti (20-40 centimetri) sulle Prealpi oltre i 1300-1500 metri, sulle Alpi oltre i 600-800 metri. Sulla costa soffierà bora moderata.
Al verificarsi di tali eventi, è probabile la persistenza di livelli alti dei corsi d’acqua di pianura e dei corsi d’acqua di risorgiva della bassa Pianura Friulana e Pordenonese. Locali esondazioni nei tratti non arginati e situazioni di crisi nella rete idrografica minore e di drenaggio urbano, nonché locali fenomeni di instabilità dei pendii. Nelle aree montane permarranno problematiche legate alle nevicate, con locali interruzioni della viabilità e possibili blackout elettrici.
I consistenti accumuli nevosi determineranno il persistere di pericolo molto forte di valanghe (Livello massimo 5) su tutta l’area montana oltre i 1000 metri di quota, con possibilità di interruzione della viabilità in quota e di interessamento degli insediamenti soggetti a tale rischio.