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Mense scolastiche: continua la diatriba tra il Comune di Udine e la ditta Ep

La ditta ha impugnato la decisione del Tar di tre mesi fa ed è ricorsa al Consiglio di Stato

Continua a tenere banco il caso delle mense scolastiche nel quale sono coinvolte Ep spa e il Comune di Udine. La società con sede operativa a Napoli, è ricorsa al Consiglio di Stato, massimo organo giuridico-amministrativo contro una sentenza del Tar del Friuli Venezia Giulia di tre mesi fa.

La sentenza del Tar sul caso mense

I fatti

Nel mese di luglio dello scorso anno, a seguito delle numerose segnalazioni di problemi, il Comune di Udine aveva deciso per la risoluzione del contratto in essere con la ditta Ep che si occupava di ristorazione scolastica e dei centri estivi cittadini per gli anni 2020 e 2021. L'azienda campana aveva formalmente richiesto accesso agli atti, ai nominativi dei componenti della commissione mensa e ai dettagli dell’offerta tecnica presentata dalla Camst, subentrata al suo posto nella gestione del servizio. Ma il Comune di Udine aveva detto di no. E il Tar del Friuli Venezia Giulia gli aveva dato ragione perché i nominativi sono tutelati dalla legge sulla privacy e l’offerta tecnica della Camst contiene dati appartenenti al know how aziendale. La Ep si è quindi rivolta al Consiglio di Stato. Per questo ricorso, il Comune ha dato mandato all’avvocato Nicolò Paoletti di Roma e agli avvocati del Comune Giangiacomo Martinuzzi e Claudia Micelli.

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