Mensa gate: archiviate le accuse contro l'ex assessora all'Istruzione Elisa Battaglia
L'ex componente della giunta: "Esigo che la mia immagine pubblica venga riparata dopo aver subito una tale gogna mediatica"
Dopo quasi due anni di indagini è stata archiviata la posizione dell'ex assessora comunale all'istruzione Elisa Asia Battaglia nell'inchiesta per frode nelle pubbliche forniture del caso mense, che ha interessato le scuole di Udine. Il giudice per le indagini preliminari del tribunale cittadino ha disposto il provvedimento per cinque dei dieci indagati coinvolti. Con la Battaglia ci sono anche due dipendenti della ditta Ep e due del Comune di Udine: Silvia Scafani, dirigente dei Servizi educativi e Valentina Avignone, responsabile dell’Ufficio ristorazione. A seguito dell'iscrizione nel registro degli indagati la Battaglia si era dimessa.
Le dichiarazioni
"Un'ottima notizia che conferma il mio corretto operato nelle funzioni di assessore e chiude definitivamente la stagione delle accuse che ho subito – spiega Battaglia –. Sono sempre stata in silenzio, perché avevo piena fiducia nella magistratura. Sapevo che la mia condotta onesta sarebbe stata certificata. Non posso dimenticare la gogna mediatica a cui sono stata sottoposta. Un dolore anche per la mia famiglia, che si è trovata ad affrontare questa situazione che ho ingiustamente subito".
La difesa
L'avvocata di Battaglia, Teresa Dennetta, ha aggiunto che con questa archiviazione viene chiarita anche la posizione del Comune di Udine. Anche per il funzionario e il dirigente coinvolti è stato determinato che abbiano svolto il loro lavoro con attenzione e nel rispetto delle regole e delle leggi. Della stessa opinione il sindaco di Udine Pietro Fontanini, che si è espresso sulla vicenda sottolineando come l'Amministrazione comunale abbia sempre agito con correttezza: "Eravamo assolutamente convinti dell'innocenza dell'assessora Battaglia e dei funzionari coinvolti e la magistratura ha confermato questa nostra convinzione". E ha aggiunto: "In tanti hanno approfittato della questione per gettare discredito su tutto l'operato del Comune. Un accanimento sia sui controlli fatti sia sull'evidenziare dettagli marginali che poi si sono rivelati insussistenti. Siamo noi ad essere rimasti danneggiati dall'operato della ditta che si occupava del servizio mensa che non ha agito correttamente. Siamo parte lesa e ci costituiremo parte civile". La Battaglia ha concluso: "Sono stata un bersaglio, un bersaglio facile e sbagliato e ora esigo che mi sia restituita l'immagine pubblica di amministratore corretto e fedele ai suoi doveri".
