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Martedì, 23 Aprile 2024
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“Se vuoi la pace, prepara la guerra” il prefetto Marchesiello scuote il 25 aprile

"La Resistenza e quindi la pace non escludono la possibilità di difendersi anche con le armi": le parole durante il discorso per le celebrazioni della Festa della Liberazione in piazza Libertà a Udine

“Resistenza e Liberazione sono tornati valori attuali su cui bisogna riflettere. Quello che è successo nella nostra storia si sta ripetendo in altre parti della nostra Europa. Pur auspicando per una soluzione diplomatica, non dobbiamo dimenticarci che per avere la pace bisogna essere in grado di difendersi anche con l’uso delle armi”. Questa l’opinione espressa - e accolta da diversi fischi - dal prefetto Massimo Marchesiello durante i discorsi istituzionali in piazza Libertà a Udine, durante la Festa della Liberazione del 25 aprile. Il prefetto ha citato un famoso motto latino - “Si vis pacem, para bellum” - esprimendo così il concetto che pace non significa arrendersi alla prepotenza. Marchesiello ha sottolineato che “le soluzioni diplomatiche si stanno scontrando con un muro di gomma”, suscitando reazioni decisamente contrastanti nella piazza udinese. Una presa di posizione netta che ha poi ripreso le parole che il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha pronunciato nei giorni scorsi.

Si è tratta di una risposta alle discussioni trasversali sull’opportunità dell’invio delle armi a Kiev. Il prefetto ha poi ricordato la solidarietà che la ex provincia di Udine sta dimostrando nei confronti dei profughi e dei territori occupati, anche se l'assenza delle bandiere ucraine nella piazza udinese non sia passata inosservata (si sono viste, invece, molte bandiere della pace).

"Dittatura sanitaria"

Marchesiello ha poi ricordato come il 25 aprile rappresenti “un momento fondativo della ricostruzione della nostra unità nazionale”. E ha aggiunto che questa di oggi è una giornata particolare che va a coincidere per certi versi con quella che si sperava essere la liberazione dalla pandemia. Probabilmente qualcuno anche polemicamente avrebbe voluto celebrare la liberazione dalla tirannia sanitaria ma le vicende non sono minimamente paragonabili”.

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