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Cronaca

"Inutile, dannoso e altamente inquinante": i cittadini udinesi contro il forno crematorio

Manifestazione ieri, venerdì 25 giugno, di alcuni cittadini del Comitato Paderno-Beivars davanti al cimitero per protestare contro il forno crematorio

Il Comitato Paderno-Beivars si è ritrovato ieri, venerdì 25 giugno, davanti al cimitero di Paderno per una manifestazione di dissenso per la costruzione del nuovo forno crematorio

L'intenzione dei cittadini è stata quella di riconfermare la decisa volontà di migliaia di cittadini dei due quartieri di bloccare la costruzione del forno. Il 9 dicembre 2019, infatti, erano state consegnate al Sindaco di Udine Pietro Fontanini oltre 2.200 firme di dissenso. Per gli udinesi di questi due quartieri, l’opera a livello economico e scientifico è considerata "inutile, dannosa e altamente inquinante per il nostro territorio. Oltre che insicura per la viabilità". "Non siamo agitatori - hanno dichiarato - ma abbiamo a cuore il nostro territorio e vogliamo essere coinvolti nelle decisioni attraverso gli strumenti della democrazia".

La petizione contro il forno crematorio a Paderno

L'incontro

All'incontro, al quale erano presenti diversi esponenti dell'opposizione tra cui i consiglieri comunali Federico Pirone, Alessandro Venanzi, Cinzia Del Torre, Simona Liguori, Domenico Liano e Enrico Bertossi, oltre al consigliere regionale Furio Honsell, hanno partecipato circa trentacinque cittadini. "Questo è un momento molto importante per la nostra comunità che, dopo ben venti mesi si riunisce per riprendere in mano la vivibilità di questo territorio che deve difendersi da una gestione autoritaria e sorda alle giuste istanze dei cittadini. All’origine di questa vicenda ci sono le promesse elettorali fatte dal sindaco alla vigilia delle passate elezioni".

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Le promesse

La portavoce del Comitato Sandra Aristei ha poi proseguito il suo discorso. "Si prometteva pertanto al Comitato di viale Venezia la soluzione del problema delle emissioni improprie del crematorio del Cimitero monumentale di San Vito e si sottolineava che il  Crematorio è, per sua natura, molto inquinante, con produzione di diossina, mercurio e furani. Si prometteva lo smaltimento del crematorio in oggetto e si annunciava il suo spostamento nel cimitero zonale di Paderno. Ciò che era inquinante e pericoloso a San Vito non lo era più a Paderno! Equazione questa molto cara all’attuale Giunta ogniqualvolta si presentino dissensi nei quartieri: la stessa equazione è stata infatti matematicamente riproposta per l’ingrandimento dell’ecopiazzola di Via Rizzolo, fortemente osteggiata dai cittadini del quartiere Aurora zona peep est. Paderno quindi considerata la pattumiera di Udine dove si può e si deve fare di tutto!".
"Non siamo stati auditi in commissione Territotorio-Ambiente perché ritenuti soggetti non riconosciuti, etichettandoci come agitatatori quando è universalmente noto che abbiamo sempre gestito le nostre assemblee civilmente e nel rispetto della legge. Nella stessa audizione il Cosigliere Marsico leggeva un articolato intervento molto documentato ed arricchito da cifre e dati che dimostravano quanto inutile, non necessaria e solo dannosa fosse la nuova cosruzione del Crematorio. La clamorosa notizia che si evinceva era che Udine non ha bisogno di un crematorio: i due crematori di Gemona e Cervignano hanno soddisfatto tutte le richieste anche in tempo di pandemia e la prova del nove è stata proprio queta pandemia".

"È questo quello che vuole questa Giunta? Mettersi in competizione con un Comitato rappresentativo della volontà di tanti cittadini, evitare qualsiasi civile confronto e, di fatto, imporsi senza documentarsi doverosamente sulle realtà esistenti", concludono i rappresentatnti del Comitato. 
 

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