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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca Mortegliano

Colture a rischio per mancata erogazione di acqua. Appello al Consorzio Ledra Tagliamento

Alcune aziende agricole della zona di Mortegliano lamentano la mancata erogazione di acqua attraverso i canali di irrigazione. Il contratto sottoscritto prevedeva fornitura dal primo giugno. Dal consorzio Ledra Tagliamento ancora nessuna risposta

Si sa, l’acqua è vita. Lo è per l’uomo, lo è ovviamente anche per la natura.
Per i contadini, i piccoli proprietari terrieri e le aziende agricole l’acqua è un bene da difendere, centellinare e organizzare. Una delle prime cose che qualunque buon contadino organizza prima ancora di pianificare un orto o un campo. In mancanza di pioggia, il rifornimento idrico alla rete dell’acquedotto molto spesso è sufficiente. Per chi invece è proprietario di svariati ettari di coltivazioni, è necessario il servizio fornito dai canali di approvvigionamento, di cui conoscono perfettamente i giorni di apertura e chiusura delle paratie. Un servizio tanto vitale, quanto atteso, specialmente quando il tempo non sembra molto clemente.

Lo sanno bene alcune aziende della zona di Mortegliano che si sono ritrovate a far fronte ad una insolita siccità di fine primavera: pioppi senza foglie, vigne con aborto di fioritura, terra arsa e danni che si preventivano alquanto ingenti. Il motivo? La mancanza d'acqua. Non piove a sufficienza, la temperatura ormai sta raggiungendo standard estivi e il sole batte. A risolvere la situazione secondo gli imprenditori doveva essere il Consorzio Ledra Tagliamento, che in base a un contratto stipulato regolarmente con le aziende del territorio dal 1° giugno avrebbe dovuto erogare ai campi l'irrigazione necessaria. Invece, denunciano alcune di queste aziende, in questi giorni non è arrivato nessun millilitro di acqua. Tre in particolar modo, le tenute Francesco Righetti, le Arnaces e l'azienda agricola Thomas Paulitti, si sono rivolte ad un legale, l'avvocato Francesca Tutino. Le prime due hanno innestato recentemente, fra i loro vigneti, viti di barbatelle. Sono proprio queste a soffrire maggiormente la mancanza d'acqua. La Paulitti, invece, si occupa di legname da ottenere prevalentemente attraverso la coltivazione dei suoi pioppeti. I pioppi, si lamenta il titolare, stanno perdendo tutte le foglie. “Il danno per le aziende è ingente – spiega il portavoce degli imprenditori Simone Tutino -. Alle piante sta mancando il nutrimento necessario per crescere. Gli imprenditori hanno fiducia sia nel Consorzio, con il quale hanno stipulato regolare contratto, sia nelle Amministrazioni, ma in questo caso siamo di fronte a un grave inadempimento. Devono dirci perché in questi giorni l'acqua prevista, pubblica, non è stata erogata. Ai solleciti fatti nessuno dal Consorzio ha risposto”.

Le aziende stanno ora valutando se rivolgersi alla Procura della Repubblica. “Potremmo essere davanti ad un'interruzione di pubblico servizio o esercizio arbitrario delle proprie ragioni- puntualizza Tutino-. Stiamo anche meditando se fare un procedimento civile per chiedere un eventuale risarcimento o un accertamento tecnico preventivo urgente. Inoltre, non escludiamo di ricorrere alla class action, coinvolgendo anche le altre aziende della zona colpite dal medesimo problema”.

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