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Maltrattamenti agli anziani in una casa di riposo friulana: sette denunce

Operazione dei Nas di Udine che hanno scoperto un nuovo caso in una struttura dell'ex provincia di Udine. I vertici dell'azienda: "Indagini partite grazie a noi"

Scoperto un nuovo caso di maltrattamenti ai danni di anziani non autosufficienti in una casa di riposo Sereni Orizzonti, nel territorio dell’ex provincia di Udine. I Carabinieri del Nucleo Antisofisticazione e Sanità di Udine, coadiuvati in fase esecutiva dai colleghi del Nas di Treviso e da quelli dei comandi provinciali competenti, hanno dato esecuzione a sette misure cautelari nei confronti di altrettante persone, emesse dal Gip del Tribunale di Udine su richiesta della Procura della Repubblica. Nel dettaglio quattro persone sono state poste agli arresti domiciliari, sono stati emessi due divieti di avvicinamento alla persona offesa. Contestualmente c’è un divieto di esercitare la professione e un divieto di esercitare la professione sanitaria.

L’indagine

L’indagine è partita nel 2021 quando ai Nas sono arrivate alcune segnalazioni. Si trattava per lo più di comportamenti anomali nei confronti di alcuni ospiti di una residenza per anziani non autosufficienti friulana. Le conseguenti attività investigative portate avanti dalle forze dell’ordine, anche con l’ausilio di varie attività tecniche, hanno documentato numerosi episodi. Dalle minacce, alle ingiurie, fino a situazioni in cui gli anziani veniva abbandonati a loro stessi all’interno della struttura senza prestare loro la minima cura. Persone indifese proprio perché non autosufficienti.

L'azienda

A margine della vicenda interviene il legale rappresentate di Sereni Orizzonti Gabriele Meluzzi: "Ci teniamo a chiarire che le indagini, come anche riportato dall’ordinanza, hanno preso avvio dalla dirigenza della nostra azienda e attraverso la direttrice della residenza Diana Sokolovskaia i fatti sono stati denunciati alle autorità". "Condanniamo fermamente le azioni degli operatori indagati" – dichiara Mario Modolo, direttore del gruppo Sereni Orizzonti –. "Se le accuse rispondono al vero si tratta di atteggiamenti inaccettabili che la nostra azienda respinge fermamente. Svolgiamo un’opera di formazione costante degli operatori proprio per prevenire atteggiamenti inappropriati e verifichiamo rigorosamente il possesso di tutti i titoli abilitanti, ma il comportamento dei singoli è talvolta imprevedibile. Per questo motivo abbiamo ritenuto di denunciare immediatamente i fatti appena ne siamo venuti a conoscenza. Abbiamo più volte ipotizzato di dotare le nostre strutture di telecamere, ma di fatto questo non è consentito per ragioni di privacy dei lavoratori (che non possono essere controllati). Dunque non sarebbe per noi possibile provvedere a licenziamenti preventivi non essendo in possesso di prove oggettive. Vogliamo fornire ogni supporto necessario alla magistratura ed abbiamo avviato le procedure interne per il licenziamento degli operatori coinvolti che hanno gravemente danneggiato gli anziani ma anche l’azienda stessa". 

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