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Cronaca Forni di Sopra

Il maltempo ha spazzato via l'area faunistica di Forni di Sopra

Danni incalcolabili alla struttura. Presi provvedimenti urgenti per mettere al riparo gufi reali, linci, cervi e volpi

Il maltempo degli giorni scorsi ha messo a dura prova l'area faunistica di Forni di Sopra e la stessa cooperativa Pavees che la gestisce. 

Il maltempo

Nella notte tra lunedì 29 e martedì 30 ottobre le forti precipitazioni e il vento incessante hanno abbattuto l'intere aree boschive all’interno e ai margini dell’area faunistica.Il “Rio dei Gamberi” che attraversa tutti i reparti degli animali si è ingrossato al punto da erodere le fondamenta dei ponti e delle recinzioni, fino a far collassare un intero costone che ha travolto e portato via con sé alcune strutture portanti dei recinti. Le forti raffiche di vento hanno raso al suolo porzioni ancora non ben definite di zona boschiva. Almeno un centinaio di alberi sono collassati sulle strutture di contenimento travolgendole e danneggiandole in maniera irreparabile.

Il disagio

"Alcune aree del parco sono ancora irraggiungibili, rendendo difficili le operazioni di messa in sicurezza. All’alba di mercoledì 31 ottobre la situazione è apparsa fin da subito drammatica, ma per fortuna gli animali erano salvi e al sicuro nei reparti interni" - racconta Luca Sicuro della cooperativa Pavees. 

I trasferimenti

"Ci siamo quindi subito attivati per il trasferimento urgente di tutte le specie ospitate e, grazie alla collaborazione del Comune di Forni di Sopra, dell’Azienda sanitaria N°3 Alto Friuli, del Canile di Tolmezzo, del comune di Forgaria nel Friuli, di Cesare Avesani Zaborra (direttore del Parco Natura Viva di Bussolengo) e dei veterinari Stefano Pesaro e Gianmaria Pisani, i primi animali, nella fattispecie le volpi e i gufi reali, sono stati trasferiti il giorno stesso in un luogo sicuro - prosegue Luca Sicuro della cooperativa Pavees . Gli scorsi giorni anche il bellissimo esemplare di lince euroasiatica è stato trasferito. Abbiamo chiesto aiuto ai tecnici del “Progetto Lince Italia”, un’associazione di esperti ricercatori dell’Università di Torino che opera sul territorio e che si occupa di gestione di grandi carnivori. Insieme ai Carabinieri Forestali del Raggruppamento Carabinieri Biodiversità di Tarvisio e con il supporto tecnico del Veterinario Stefano Pesaro dell’Università di Udine, la lince è stata catturata e trasportata in un luogo sicuro presso una struttura specializzata gestita dagli stessi Carabinieri. Qui l’animale è un “osservato speciale”, è al sicuro e ci resterà fino a che l’area di Forni di Sopra non sarà sistemata. Ad oggi stiamo lavorando incessantemente per il trasferimento dei cervi".  

I danni alle strutture

Incalcolabili sono al momento i danni alle strutture. Altrettanto incalcolabili sono i tempi per ridare un volto al nostro parco. Mai avremmo pensato e voluto darvi una notizia così triste ma al momento l’Area faunistica di Forni di Sopra è chiusa.
 

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