«Doveva succedere prima o poi» avrebbe commentato qualcuno oggi all’arrivo dei carabinieri alla scuola dell’infanzia C.a.s. di piazzale Cavalcaselle, in zona Udine sud. In base alle dichiarazioni del papà di una bambina che frequenta da ieri l’istituto la piccola sarebbe stata “trattata male” da un’insegnante, non si capisce bene in quali termini. La donna si è giustificata agli uomini dell’Arma negando con fermezza qualsiasi addebito. Quanto sarebbe accaduto è ancora avvolto nel dubbio e nelle ipotesi, senza nessun riscontro oggettivo, opinioni dei diretti interessati a parte.

LA VICENDA. Ricapitolando, il genitore - accompagnando la figlia a scuola - avrebbe chiesto di conferire con la maestra, dopo che gli era stato riferito del presunto maltrattamento da parte della figlia. La maestra, vistasi interpellare, ha risposto che aveva da fare, dando comunque la disponibilità a chiarire il tutto in un orario diverso. L’uomo non ha accettato, e si è così rivolto alle forze dell’ordine che ora - in base a quanto dovrebbe decidere anche lo stesso genitore - faranno o meno i necessari approfondimenti. La situazione generale non è semplice nell’istituto: spazi ristretti, oltre il 70% di bambini provenienti da nazioni diverse rispetto all’Italia (come nel caso della piccola in questione, alla quale nei prossimi giorni sarebbe stata affiancata una mediatrice culturale) e una certa "elettricità" tra la maestra coinvolta e il resto del personale. Un clima che, purtroppo per tutti i soggetti coinvolti, non agevola di certo le cose.

Gli uomini dell'Arma fuori dalla scuola dell'infanzia