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Cronaca

L'amministrazione di Udine tra i primi enti d'Italia per sperimentare la riforma Madia

Si partirà dalla gestione delle risorse umane, della trasparenza e accesso civico

Il Comune di Udine sarà una delle amministrazioni pilota che a livello nazionale sperimenteranno l'attuazione della riforma Madia. È quanto prevede il protocollo di intesa sottoscritto oggi, 21 luglio, nel Salone del Parlamento in Castello dal sindaco di Udine, Furio Honsell, e dal sottosegretario al ministero per la Semplificazione e la pubblica amministrazione, Angelo Rughetti, con la partecipazione di Paolo Coppola, deputato e presidente della commissione parlamentare d'inchiesta sul livello di digitalizzazione e innovazione della Pubblica amministrazione, di Carmine Cipriano, segretario generale del Comune di Udine, e di Luca Nervi, componente dell'Organismo indipendente di valutazione del Comune di Udine. Nel corso dell'incontro il progetto è stato illustrato a una platea di funzionari comunali, assessori, consiglieri  e altre autorità, tra le quali anche il prefetto di Udine, Vittorio Zappalorto.

«Per l'amministrazione comunale di Udine è un riconoscimento molto importante essere stata scelta tra i primi 15 enti locali a livello nazionale, l'unico in regione, per sperimentare le linee più innovative e importanti della riforma Madia sulla funzione pubblica – sottolinea il sindaco di Udine, Furio Honsell . Abbiamo sempre operato con molta attenzione in tutti i settori che saranno oggetto della sperimentazione, che vanno dalla trasparenza - ricordo in particolare le esperienze di open municipio e di open data - alla gestione del personale. In questi anni abbiamo anche firmato un protocollo con la questura per il contrasto alle infiltrazioni mafiose e adottato un dettagliatissimo monitoraggio anticorruzione».

Filone centrale dell'attività del Governo sulla pubblica amministrazione, la riforma Madia riguarda in particolare la semplificazione, la trasparenza e l'accesso civico, la riforma del lavoro pubblico, il riassetto delle società a partecipazione pubblica. Nell'ambito del protocollo sottoscritto dal Comune di Udine è prevista una fase iniziale di individuazione e sperimentazione delle metodologie e degli strumenti necessari a implementare i decreti attuativi della riforma. In questa fase l'amministrazione comunale verificherà gli effetti del nuovo dispositivo nel proprio contesto amministrativo. «Ci apprestiamo a sperimentare l'applicazione di una riforma che ha il pregio di essere stata ampiamente condivisa con gli enti locali e le altre amministrazioni dello stato, prima di venire approvata – è stato il commento del sottosegretario Rughetti –. Gli enti pilota non sono stati scelti in base a criteri geografici, bensì in base a parametri di qualità e di organizzazione. Ringrazio quindi il Comune di Udine per aver accettato di partecipare a questa sperimentazione che ci porterà a definire nuovi modelli amministrativi che saranno poi estesi anche alle altre amministrazioni». 

La sperimentazione riguarderà in particolare i temi della "Gestione delle risorse umane: fabbisogni e valorizzazione del personale" e della "Trasparenza e accesso civico". «Entrambi i temi sono innovativi e importanti per ridurre la distanza tra amministrazione e cittadini – spiega Honsell –. Dal punto di vista dell'accesso civico il principio non è più quello di concedere l'accesso agli atti a coloro che hanno un motivato interesse, bensì di garantire a tutti di essere informati sulle novità e le attività dell'amministrazione. Per quanto riguarda invece la figura del dipendente pubblico dobbiamo sottolineare che nel tempo è diventato uno dei mestieri più difficili sia perché il blocco alle assunzioni in questi anni ha creato notevoli difficoltà organizzative sia perché necessita di spiccate capacità di intermediazione tra il cittadino e l'ente. Proprio per questo servono nuovi strumenti che permettano di valorizzare e premiare la professionalità».

Sono in tutto 15 gli enti scelti, a livello nazionale, per sperimentare, con la collaborazione degli esperti di RiformAttiva, modelli e soluzioni da esportare presso altre amministrazioni: le  Regioni Piemonte,  Lazio, Campania, Sicilia; le Province di Modena, Pesaro, Potenza; i Comuni di Vicenza, Udine, Rimini, Prato, Ascoli Piceno, Pescara, Salerno e Ragusa. «Sono molto lieto che il ministero abbia scelto Udine per questa sperimentazione, anche perché è una conferma del buon lavoro che è stato fatto dall'amministrazione in questi due mandati, soprattutto sul tema della trasparenza – sottolinea l'onorevole Coppola –. Per capire l'impatto di questi provvedimenti basti pensare che anche grazie all'introduzione della nuova normativa sulla trasparenza e in particolare con il cosiddetto Freedom of information act (Foia) italiano, in vigore dallo scorso anno, il nostro Paese è passato dal 97° al 55° posto nella classifica mondiale sulla libertà di stampa, superando anche gli Stati Uniti, rimasti al 56° posto».

Con la sottoscrizione di questo protocollo di intesa  il Comune di Udine si impegna a nominare un referente per i rapporti con il Dipartimento della Funzione pubblica e a costituire un gruppo di lavoro che si occupi di progettare e realizzare gli interventi di innovazione amministrativa e organizzativa. Soprattutto, poi, l'amministrazione comunale dovrà definire, entro il 15 settembre, un piano di lavoro articolato per ciascun ambito tematico, garantendone inoltre la realizzazione tempi e nei modi previsti. Da parte sua il Dipartimento della Funzione pubblica si impegna a garantire, attraverso il progetto, le competenze e le risorse necessarie alla realizzazione del piano di lavoro, mettendo a disposizione un qualificato supporto tecnico-specialistico.

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