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Cronaca Centro / Via Benedetto Cairoli

Ozono in città, superata la prima soglia di attenzione

Nelle centraline di via Cairoli e via Pozzuolo si sono registrate concentrazioni di ozono superiori al livello di attenzione

Con la stabilizzazione delle attuali condizioni meteorologiche, caratterizzate da elevato irraggiamento, alta umidità e scarso ricambio d’aria, la quantità di ozono nell’aria ha superato la prima soglia di guardia. Ieri 21 agosto, infatti, la stazione di monitoraggio della qualità dell’aria di via Cairoli ha registrato livelli di ozono pari a 201 µg/mc, valori superiori al limite di attenzione (180 µg/mc) previsto dalla normativa vigente (il secondo livello, detto di allarme, è fissato invece a 240 μg/mc).

L’ozono, monitorato attraverso due delle cinque stazioni cittadine di rilevamento della qualità dell’aria sulle quali sono predisposti anche sistemi di rilevamento di questo particolare gas (via Cairoli e via Pozzuolo), è il prodotto di una serie di reazioni chimiche che partono da alcuni inquinanti primari emessi direttamente dagli autoveicoli, e che sono favorite dalla presenza delle radiazioni del sole. Proprio per queste motivazioni le concentrazioni più elevate di ozono si raggiungono nel periodo estivo e nelle ore più calde della giornata in cui è massimo l’irraggiamento solare.

Dal punto di vista medico, il principale bersaglio dell’ozono sono le mucose, in particolar modo le vie aree. Le conseguenze sulle vie aeree dipendono dalle concentrazioni dell’ozono e dal tempo di esposizione. A concentrazioni sempre crescenti, e comunque ben al di sopra dei limiti indicati dalla normativa come limiti di attenzione e per periodi prolungati di tempo, gli studi epidemiologici dimostrano un aumento del rischio di riduzione dei parametri di funzionalità respiratoria e dell’insorgenza di sintomi irritativi delle vie aeree. Aumentando l’attività fisica e, quindi, la profondità e frequenza del respiro, aumenta la penetrazione dell’ozono nelle vie aeree più basse.

I rischi maggiori sono quelli di malattie delle vie respiratorie, quali l’asma e broncopatia cronica ostruttiva; inoltre i soggetti anziani, a causa di una riduzione fisiologica della funzionalità respiratoria sono considerati a rischio. Da dati di letteratura, il rapporto tra le concentrazioni di ozono all’interno delle abitazioni ed all’esterno varia tra 0.10 e 0.25. Quindi, proprio per la sua elevata reattività, l’ozono è presente nelle nostre case in concentrazioni nettamente inferiori a quelle esterne. Per questo motivo è importante, soprattutto per le persone più sensibili come i bambini e gli anziani ed ai soggetti a rischio, non uscire nelle ore più calde della giornata (indicativamente nella fascia oraria compresa tra le ore 13 e le ore 18) e di limitare, nei limiti del possibile, durante queste ore, i ricambi d’aria con l’esterno. Nessun limite, infine, per quanto riguarda la circolazione veicolare.

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