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Cronaca Lignano Sabbiadoro / Lungomare Trieste

Lignano Sabbiadoro: la tassa sulle seconde case sale al 9,1 per mille

Niente Tasi e riduzione della Tari per chi possiede immobili nella località balneare più amata dai friulani, ma l'Imu viene ritoccata al rialzo

Non applicazione dell’aliquota Tasi, riduzione della pressione della Tari e ritocco dell’ Imu al 9,1 per mille per gli immobili assoggettati all’imposta. Sono queste le principali novità di natura fiscale affrontate nel corso del dibattito sul bilancio di previsione 2014 approvato mercoledì sera dal consiglio comunale di Lignano Sabbiadoro.  “Anche quest’anno l’iter di elaborazione del presente documento programmatico ha avuto una gestazione complessa e travagliata. – ha spiegato il Sindaco, avv. Luca Fanotto – A ritardare la sua predisposizione la crisi economica, i tagli alla spesa pubblica, la riduzione dei trasferimenti regionali ai comuni turistici, i numerosi cambiamenti degli obblighi e degli adempimenti imposti dal legislatore e il patto di stabilità”

Quest’ultimo in particolare sta bloccando a Lignano opere per circa 40 milioni di euro che riguardano: ristrutturazione Lungomare Trieste, ristrutturazione Piazza Ursella, ampliamento Stadio Teghil, ultimazione lavori impianto Base, ultimazione lavori Cinema City, Global Service per rifacimento strade e marciapiedi, realizzazione stazione delle corriere, ultimazione lavori Arena Alpe Adria, ristrutturazione del vecchio faro. 

Le regole legate al patto di stabilità nei termini di un principio di saldo finanziario di competenza mista, che fissa annualmente per gli enti locali un parametro di bilancio positivo da rispettare, per il Comune di Lignano quest’anno risulta pari ad euro 2.313.514,00. In particolar modo il principio del saldo  finanziario di competenza mista si estrinseca per l’Ente Locale nella possibilità di spendere tanto quanto risulta come entrata nell’anno di esercizio, impedendo così di fatto l’utilizzazione degli avanzi di Amministrazione

A ciò si aggiunge una diminuzione dei trasferimenti regionali ammontante ad 1 milione e 33 mila euro. “Nonostante ciò – ha precisato il Sindaco Fanotto - il Comune di Lignano ha deciso di non applicare la Tasi adottando aliquota pari a 0. La Tasi infatti sarebbe andata a colpire doppiamente i proprietari di secondi immobili, ma anche coloro i quali affittano un immobile per più di un semestre, nonché i titolari di prima casa. Una scelta coraggiosa questa che, per riequilibrare il bilancio e coprire i minori introiti, nel tentativo di ridurre la pressione fiscale sui cittadini, ha spinto e "ritoccare" le aliquote Imu al 9,1 per mille per gli immobili assoggettati all’imposta. Questo con l’intenzione di dare linfa agli investimenti nei lavori pubblici. Comunque è bene ricordare che la pressione fiscale della nostra località risulta essere la minore fra tutte le altre località balneari dell’Alto Adriatico.” 

Infine la Tari, l’imposta sullo smaltimento dei rifiuti: venendo meno lo 0,30 da erogare nei confronti dello Stato e abbassandosi i coefficienti, si stima una sensibile riduzione della pressione dell’imposta sui contribuenti. “Complessivamente – ha concluso nel suo intervento il Sindaco Fanotto - l’Amministrazione è riuscita a presentare un bilancio in grado di sostenere l’immagine turistica della Città di Lignano Sabbiadoro, la qualità dei servizi resi nei confronti dei cittadini e più in generale degli utenti. Particolare attenzione è stata data ai servizi alla Comunità ed alla persona e al sostegno all’associazionismo locale”.

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