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Cronaca

«I controlli siano momenti formativi e non azioni repressive per le aziende»

Appello di Confartigianato agli organi ispettivi, alla vigilia della ripartenza delle imprese

Alla vigilia del 4 maggio e dell’avvio in forze della Fase 2, il presidente regionale di Confartigianto Fvg, Graziano Tilatti e i presidenti provinciali Dario Bruni, Ariano Medeot e Silvano Pascolo raccolgono e rilanciano l’appello del tessuto produttivo artigiano del Friuli Venezia Giulia.

Confartigianato raccoglie le richieste preoccupate del territorio e si rivolgono a Guardia di Finanza, Carabinieri, Agenzia delle Entrate, Polizia locale Fvg. «L’auspicio è di un rapporto costruttivo tra imprese e istituzioni, per realizzare insieme un equilibrio complesso»

La lettera

Alla vigilia del 4 maggio, data che consentirà l’avvio di molte delle attività che erano rimaste ancora bloccate per contrastare la diffusione della pandemia da Coronavirus, Confartigianato Imprese Fvg scrive una lettera aperta a tutti gli organi di vigilanza, affinché i controlli necessari e doverosi che saranno effettuati per verificare la legittimità dell’apertura e il rispetto dei protocolli di sicurezza diventino occasione di incoraggiamento e non di ulteriore frustrazione per le aziende.

«In questo momeno particolarmente complesso», spiegano i presidenti, riferendosi a Guardia di Finanza, Carabinieri, Agenzia delle Entrate e Polizia locale del Friuli Venezia Giulia, «le nostre aziende hanno bisogno di essere sostenute e tutelate per ripartire nei migliori dei modi possibile, non di essere ulteriormente vessate con azioni repressive». Tilatti ed i presidenti provinciali Bruni, Medeot e Pascolo si fanno interpreti delle preoccupazioni che stanno emergendo in ogni settore dell’artigianato, sia tra i comparti che sono rimasti aperti, sia tra quelli che ripartiranno da lunedì dopo mesi di lockdown.

L’auspicio, prosegue il presidente degli artigiani del Friuli Venezia Giulia, è dunque che «le visite ispettive possano trasformarsi in momenti di incontri formativi, in una prospettiva di collaborazione fra imprese e organi istituzionali, al fine di riuscire in un compito sfidante: garantire ogni forma di sicurezza e far ripartire l’economia della regione», conclude Tilatti.

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