Bocciata la legge regionale sul testamento biologico e fine vita
La Consulta ha dichiarato illegittima la legge regionale sul testamento biologico in quanto la competenza è dello Stato: incide sull'identità e sull'integrità della persona
La Corte Costituzionale ha dichiarato illegittima la legge del Friuli Venezia Giulia sul testamento biologico, che prevedeva l'istituzione di un registro nazionale per le dichiarazioni anticipate di trattamento sanitario e disposizioni per la raccolta delle volontà di donazione di organi e tessuti. La materia, ha stabilito infatti la Consulta, spetta allo Stato e non è di competenza regionale.
"Data la sua incidenza su aspetti essenziali della identità e della integrità della persona - si legge infatti nella sentenza, depositata oggi, redatta dal giudice Marta Cartabia - una normativa in tema di disposizioni di volontà relative ai trattamenti sanitari nella fase terminale della vita - al pari di quella che regola la donazione di organi e tessuti - necessita di uniformità di trattamento sul territorio nazionale, per ragioni imperative di eguaglianza". E proprio per questo motivo c'è una competenza esclusiva dello Stato. A impugnare la norma regionale era stata la Presidenza del Consiglio.