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Senza i semafori viale Venezia "sembra un'autostrada": ciclisti e pedoni hanno paura

Nel giorno in cui sono iniziati i lavori di asfaltatura dei controviali, abbiamo parlato con alcuni residenti e commercianti per farci raccontare come si sta trasformando la zona

Oggi, lunedì 27 febbraio, sono cominciati i lavori di asfaltatura dei controviali di viale Venezia. Un'opera utile a rendere più agibile la viabilità veicolare e che si unisce a quella di dismissione dei semafori a favore delle rotonde. Abbiamo deciso di guardare con i nostri occhi il procedere dei lavori, chiedendo contestualmente a chi vive la zona, residenti e commercianti, un parere su come si sta trasformando questa parte di Udine.

Il programma dei lavori nei controviali

"Si salva solo Parco Moretti, anzi no"

«L'unica cosa bella della zona è il Parco Moretti, ci sono i giochi per i bambini, peccato che non riescano a gestirlo», ci racconta un signore, residente in via Firenze da oltre 60 anni. Poi ritratta parzialmente. Già, il parco è bello, ma vuoto. «I ragazzi non si aggregano, i bambini giocano poco e niente e va a finire che, essendo l'unico posto in cui le persone si possono incontrare liberamente, diventa zona di spaccio», gli fa da eco una signora, anche lei residente in zona da decine di anni. In mattinata c'è un discreto viavai all'edicola di via Firenze che, a giugno, proprio per consentire i lavori, è stata spostata di qualche decina di metri all'interno, rispetto all'incrocio con viale Venezia, dove si trovava prima. «Già prima gli affari erano in discesa, da quando sono qui va ancora peggio. La gente non va a piedi, a parte chi abita qui intorno... pensate che qualcuno si fermi qui per comprare un giornale?», ci dice il titolare dell'attività. «Da quando hanno aperto il centro commerciale al terminal studenti, i negozi qui sono sempre di meno, mentre là non si riesce quasi a trovare posto da quanto sono pieni», conferma la signora. 

Un'autostrada

In effetti, per capire la criticità principale della zona, basta guardarsi brevemente attorno. Pochissime persone a piedi, ancora meno in bicicletta e tante, tantissime auto. Non solo che sfrecciano sul viale e lungo le vie adiacenti, ma anche parcheggiate, ovunque. Viale Firenze, insieme ovviamente ai controviali, è da anni uno dei luoghi favoriti per posteggiare: non ci sono linee blu e ci sono ampi marciapiedi dove poter salire con le quattro ruote e trovare posto tra un platano e l'altro. «Mi ricordo un paio di giornate negli anni '90 con i vigili a fare la multa a tutti. Da quella volta non è più successo», ci racconta l'edicolante. Il problema principale, per lui, rimane però la velocità. «Già prima era pericolosa, da quando hanno tolto i semafori viale Venezia è diventata un'autostrada e ora anche in via Firenze le auto sfrecciano ad alta velocità. Io la bicicletta non la uso mai, ho paura». Ce lo dice mentre osserviamo alcune vetture a cui gli operai del grande cantiere hanno concesso di transitare per la strada che dal cimitero porta a viale Venezia. «Lo vede, come corrono? E su ognuna c'è sempre e solo una persona a bordo. Quello era pure al telefono», conclude l'edicolante indicando un'auto che si allontana su viale Venezia a gran velocità.

Pericolosa

Per chi abita in zona e si muove a piedi per raggiungere l'edicola o i bar, un grosso problema è rappresentato dagli attraversamenti pedonali. «Quando gli automobilisti si immettono nella rotonda guardano a sinistra per vedere se ci sono vetture in transito. Per questo mi chiedo chi abbia pensato di mettere il passaggio pedonale dopo, sulla destra? Vedrete quanti ne metteranno sotto», ci dice con preoccupazione una signora. «Attraversare viale Venezia è sempre stato pericoloso, ora lo è ancora di più. Io poi mi muovo sempre in bicicletta e sono terrorizzato quando devo attraversare le rotonde: le auto non si fermano e non badano certo a noi ciclisti», ci racconta un ragazzo al bancone del bar Sbaraglio, che sta proprio all'incrocio tra viale Venezia e via Firenze. Alcuni dossi verranno posizionati sul controviale Nord (da piazzale XXVI Luglio in direzione Pasian di Prato), in corrispondenza dei civici n. 31 (ingresso Questura), 35, 187, 401 e sul controviale Sud (da Pasian di Prato in direzione piazzale XXVI Luglio), in corrispondenza dei civici  420, 386 (Casa di Cura), 282, 138. «Assurdo fare i dossi nei controviali, dove le macchine non possono già correre, era più sensato prevedere dei dissuasori per il viale», commenta una passante. 

Bene l'asfalto nuovo, ma

Ad essere soddisfatto dei lavori è il titolare del lavasecco da Anna, in viale Venezia. «Trovo positiva la riasfaltatura dei controviali e anche l'eliminazione dei semafori: rendono più fluido il traffico. Il problema qui rimarrà però sempre quello dei parcheggi: essendo la prima zona limitrofa al centro con i posteggi gratuiti, tutti cercano di parcheggiare qui e la mattina è una giungla. Io ho il carico scarico di fronte alla mia attività, ma è sempre occupato da chiunque e a me, sinceramente non va di fare lo sceriffo quando basterebbe usare un po' di buon senso ed educazione».

  • Lavori di asfaltatura nei controviali di viale Venezia e via Firenze

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