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"Per ogni due letti in più in terapia intensiva saltano 75 interventi chirurgici alla settimana"

Secondo il il direttore del Presidio Medico Asufc, Luca Lattuada i punti critici sono la mancanza di personale e le dinamiche di ricovero dei pazienti Covid che impattano sulle attività ospedaliere

Non è stato un fine 2021 facile per l'Asufc e l'inizio del 2022 non promette bene. "Siamo nella situazione in cui dobbiamo scegliere quali attività fermare per far funzionare la complessa macchina legata all'emergenza", esordisce Denis Caporale, direttore generale dell'Azienda sanitaria universitaria Friuli Centrale. E spiega come l'andamento dei ricoveri in ospedale sia decisamente migliore rispetto ad un anno fa grazie ai vaccini, ma ogni ingresso di paziente Covid continua a comportare scelte difficili e complesse. Per questo non si può abbassare la guardia.

La situazione in ospedale

Il dottor Luca Lattuada, direttore medico del Presidio Ospedaliero di Udine Asufc, traccia un bilancio della situazione attuale nell'ospedale di Udine. "Al momento abbiamo un centinaio di posti Covid ma non dimentichiamoci che l'anno scorso in questo periodo ne avevamo 350". E poi fa un esempio molto chiaro su come i ricoveri Covid possano incidere sull'andamento ordinario di tutti gli altri reparti. "Se devo aprire due posti letto in terapia intensiva Covid, vuol dire che devo garantire la presenza di un infermiere o un'infermiera che vigila su questi pazienti 24 ore su 24. Questo si traduce nell'impiego di cinque persone. Queste cinque persone vengono sottratte all'attività chirurgica. Ogni persona contribuisce, in una settimana, a cinque sedute operatorie. Chiaro che devo sospendere 25 sedute operatorie. In ogni seduta facciamo mediamente 3 interventi, il calcolo è presto fatto: rinunciamo a 75 interventi. Sono 75 pazienti che noi non possiamo operare". Questo è l'impatto sul sistema ordinario della gestione dell'ospedale. "Stamattina c'erano diciassette pazienti in attesa di essere ricoverati. Facile che durante la giornata aumenti questo numero. I posti letto sono tutti occupati, probabilmente giovedì ne apriremo altri dieci di chirurgia Covid". 
E conclude: "Il fattore limitante è la mancanza di personale. Per capirci i soldi per pagarli ci sono pure ma non troviamo nessuno. E tanta gente se ne va stremata per i ritmi. Senza contare i casi di non vaccinati che incidono sul numero di persone da impiegare: una situazione decisamente critica".

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