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Chirurgia robotizzata e robotica umanoide: Udine diventa il centro del futuro

Il Cism, Centro internazionale di scienze meccaniche, ospita il simposio internazionale RoManSy che da 50 anni analizza l’utilizzo delle macchine in tutti i settori: dall’industria alla chirurgia e alla riabilitazione

Il Cism, Centro internazionale di scienze meccaniche di Udine, ospita il simposio internazionale RoManSy che da 50 anni analizza l’utilizzo delle macchine in tutti i settori: dall’industria alla chirurgia e alla riabilitazione Robot indossabili, chirurgia robotizzata, robotica umanoide e ‘cobot’ sono soltanto alcuni degli argomenti che saranno affrontati da esperti di fama mondiale al simposio RoManSy che si terrà in città dal 4 al 7 luglio.

L'incontro

A ospitare questo importante evento è il Cism in collaborazione con l’Iftomm (International Federation for the Promotion of Mechanism and Machine Science). Saranno una sessantina i partecipanti provenienti da diversi paesi europei (Italia, Francia, Germania, Olanda, Austria, Romania, Russia, Polonia, Svizzera), dagli Stati Uniti, dal Giappone e dal Canada. L’idea di un incontro periodico di questo tipo nasce esattamente 50 anni fa, nel 1972 e in questo mezzo secolo il Friuli ha sempre svolto un ruolo di primo piano. Infatti, fra le motivazioni della nascita del RoManSy c'era anche quella di mantenere aperto un collegamento fra gli scienziati dell’Est e dell’Ovest reso allora difficile dalla cortina di ferro. Il simposio si teneva alternativamente in Italia, al Cism di Udine, e in Polonia, a Varsavia o a Cracovia. La caduta del muro nel 1989 ha tolto questa motivazione e il congresso è stato tenuto anche in altre nazioni come Francia, Canada e Giappone, tornando di tanto in tanto a Udine e in Polonia. Però, la situazione di conflitto in cui si trova oggi l’Europa ha reso di nuovo questa motivazione attuale.

Nei primi anni ’70 del secolo scorso la robotica era agli albori - spiega il coordinatore dei lavori Vincenzo Parenti-Castelli - i robot erano macchine complesse da programmare e riprogrammare per modificare la traiettoria dell’organo terminale che porta l’oggetto da manipolare o l’utensile che deve eseguire un dato compito. Le prestazioni dinamiche, cioè velocità e accelerazione, erano modeste e gli strumenti di calcolo poco prestanti e piuttosto costosi. Negli anni, anche grazie allo sviluppo dell’informatica e dell’elettronica, questi problemi sono stati superati e si sono state trovate molte nuove architetture (robot seriali, robot paralleli) per soddisfare diversi compiti in diversi campi industriali e di servizio (manipolazione di oggetti, packaging…), dispositivi per attività domestiche di vario tipo, oltre che arrivare ai giorni nostri a progettare robot collaborativi, i cosiddetti cobot, che significa robot dotati di caratteristiche di sicurezza tali da poterli usare in stretta simbiosi con gli operatori eliminando il pericolo di un eventuale contatto con queste macchine”. Nei quattro giorni di incontri a palazzo Mangilli-del Torso in piazza Garibaldi si parlerà soprattutto di futuro. “Oggi il loro utilizzo è esteso praticamente a tutte le attività industriali: dai processi di produzione manifatturiera alle macchine automatiche, dagli ausili per lavori domestici all’integrazione con i processi chirurgici e riabilitativi - continua Parenti-Castelli -. In particolare, questi ultimi campi rappresentano una sfida per la ricerca e grandi aspettative da parte degli utenti che potranno fruire dei benefici della robotica. Infatti, sono già una realtà l’impiego del robot per operazioni di vario tipo per aumentare la qualità degli interventi chirurgici oltre che la progettazione di robot destinati a problematiche di tipo riabilitativo. Le applicazioni dei robot alla biomeccanica rappresentano una sfida e una grande opportunità di sviluppo della robotica e delle sue applicazioni. Tutto questo sviluppo è stato raccolto e mostrato via via nelle edizioni del RoManSy che si sono susseguite negli anni. Il RoManSy continuerà ad essere un punto di riferimento internazionale, crogiuolo di innovazione e testimonianza dello sviluppo più avanzato della robotica teorica e industriale”. 

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