“La ricostruzione sia risorgimento contro l'italica corruzione!”
Da Udine, il 27 agosto 2016, giornata di lutto nazionale in omaggio alle vittime del terremoto nel Centro Italia, il Movimento Civico Culturale Alpino-Adriatico "Fogolâr Civic", insieme al Circolo Universitario Friulano "Academie dal Friûl" e in accordo con le magistrature popolari elette dal rinnovato Arengo udinese, la Federazione provinciale locale dell'Istituto del Nastro Azzurro fra Combattenti Decorati al Valor Militare e il Club per l'Unesco di Udine, ha inviato una lettera con "espressione di civica vicinanza dal Friuli all'indirizzo delle popolazioni colpite", indirizzata ai sindaci di Accumoli, Amatrice e Arquata del Tronto nonché ai presidenti delle regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria direttamente investite dal sisma. Eccone, a seguire, il testo, a firma del presidente sociale prof. Alberto Travain. "Pregiatissime Autorità, i sodalizi in firma, presidio delle tradizioni di cultura civica del Friuli e dell'area transfrontaliera alpino-adriatica, desiderano a mezzo Loro ulteriormente rappresentare alle famiglie e alle comunità colpite dal recente sisma nel Centro Italia la vicinanza ideale innanzitutto del popolo friulano, le cui forze civili già sono sul campo a testimoniare solidarietà nei fatti. Oltre a ciò pare che il migliore auspicio da formularsi all'indirizzo delle popolazioni terremotate sia quello che possano presidiare energicamente il proprio futuro di ricostruzione, contro corrotti e irresponsabili affarismi sempre in agguato in simili frangenti, promesse tradite e usurpazioni varie del bene comune. In quelle terre nel cuore d'Italia, ricostruire si faccia riscatto, 'Risorgimento', 'Resistenza', contro un oppressore costituito dal peggiore vizio dell'intero Belpaese: la disonestà del 'particulare' e non di rado anche dei governanti. In intestazione della presente - riportato in effigie - , il simbolo religioso e laico della Maria Fortitudo udinese ossia di una Vergine, madre e baluardo, reggente Bambino e Castello, sintesi della proverbiale irriducibilità dei Friulani di un tempo, possa, dunque, valere come nostro fraterno abbraccio. Con la più rispettosa cordialità".