Julia, lapide per uno dei suoi decorati al valor militare
Ritorna al 3° Artiglieria da montagna la targa commemorativa con la motivazione della Medaglia d'Oro alla memoria per il sacrificio di Aldo Bortolussi La cerimonia svolta alla presenza dei parenti di Zoppola di Pordenone REMANZACCO (UD), 17 marzo 2022 Si è svolta oggi, alla caserma “Lesa” di Remanzacco (UD), la cerimonia di commemorazione e di posizionamento della lapide in ricordo del caporale Aldo Bortolussi, classe 1921, decorato di Medaglia d’Oro al Valor Militare alla memoria, deceduto in combattimento durante la campagna di Russia nel gennaio del 1943. Non si è trattato di un’inaugurazione, ma, piuttosto, di un “ritorno nei ranghi”. La targa commemorativa, infatti, era collocata in una caserma di Udine fino a quando, il Generale Fabio Majoli, Comandante della Brigata alpina “Julia”, vedendo che era intitolata ad un artigliere da montagna, ha subito deciso di farla trasportare nell’attuale sede del reggimento di artiglieria della brigata. Al reggimento del caporale MOVM Aldo Bortolussi. Il caporale, infatti, prestava servizio nella 15^ batteria del Gruppo “Conegliano”, inquadrato, come oggi, nel 3° artiglieria da montagna (all’epoca denominato artiglieria alpina). Con la decisione di sancire il nuovo posizionamento veniva anche la volontà di ricordare la figura di Aldo Bortolussi, nativo di Zoppola. Grazie alla collaborazione dell’ufficio anagrafe del comune del pordenonese e degli alpini del Gruppo ANA del paese (che è intitolato proprio a Aldo) sono stati rintracciati i nipoti, onorati e fieri di essere invitati all’evento e di poter raccontare le gesta dello zio. La cerimonia, con la benedizione, la lettura della preghiera del caduto in Russia e l’onore reso ai Caduti, ha unito nel ricordo del predecessore i “montagnini” in servizio, i sindaci di Zoppola, con il gonfalone e di Remanzacco, i rappresentanti delle federazioni provinciali dell’Istituto del Nastro Azzurro, gli artiglieri dell’ANARTI e tanti alpini dell’Associazione Nazionale delle sezioni di Pordenone, Cividale, Udine e dei gruppi di Zoppola e del comune di Remanzacco con i labari e i gagliardetti. “È fondamentale mantenere viva la memoria. I nostri caduti devono essere ricordati, ma il ricordo non è fine a sé stesso. Il loro esempio ci guida e ci ispira e questa targa, con la motivazione della Medaglia d’oro di Aldo Bortolussi impressa, ce lo rammenterà ogni giorno” ha commentato il Colonnello Francesco Suma, Comandante del reggimento, leggendola. “Puntatore di batteria alpina di leggendario valore. Sempre volontario nelle azioni più ardite. Durante accaniti combattimenti contro soverchianti forze nemiche, appoggiate da mezzi corazzati, falciava la fanteria avversaria col suo fuoco ed immobilizzava a pochi metri di distanza dal suo pezzo, un carro armato. In critica situazione, serrato da presso dall’agguerrito nemico, lo contrassaltava audacemente insieme agli alpini con la baionetta e bombe a mano, contribuendo dopo un violento corpo a corpo a ristabilire la sicurezza della posizione. Ritornava quindi, benché ferito, al suo pezzo e imperterrito riapriva il fuoco sul nemico infliggendogli gravi perdite. Colpito mortalmente sussurrava al suo comandante di gruppo parole di fede e chiudeva la sua nobile esistenza con il nome «Italia» sulle labbra. Magnifica figura di eroico soldato. — Slowiew (Russia), 20 gennaio 1943”.