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Cronaca

Finale europei, delusione tra gli appassionati di calcio udinesi

Sarebbe stato tutto pronto per una festa memorabile, ma entusiasmi e caroselli non si sono visti e poco dopo il triplice fischio finale la città si è ritirata a metabolizzare la cocente sconfitta patita

La sconfitta ci poteva anche stare, ma in queste proporzioni fa davvero male. E' più o meno questo il parere dominante dei tanti tifosi friulani che si sono trovati in città, nei paesi, nei bar e nelle piazze per partecipare al rito collettivo della partita vista in compagnia. Gli europei, o la eurocopa visto il vincitore, mantengono una tradizione poco felice per i colori azzurri.

Memori della cocente delusione subita nel 2000, con la Francia che ebbe la meglio sulla selezione guidata dal marianese Dino Zoff sul filo di lana, si pensava che la cabala riservasse qualcosa di differente alla squadra di Prandelli. Invece gli iberici sono stati superiori, annichilendo i nostri e creando l'idea di non potercela fare già dal primo gol di David Silva.

Pazienza, come dice lo scrittore inglese Nick Hornby nel suo best-seller Febbre a 90', il bello del calcio è che ti puoi rifare immediatamente. Fra due settimane inizierà il ritiro dell'Udinese ad Arta Terme, in preparazione dello spareggio per accedere alla Champions League, con discrete possibilità di sfidare la Dinamo Kiev nello stesso stadio dove l'Italia è stata sbeffeggiata dalle Furie rosse.

 

 

Facce sorridenti al Manhattan di viale Palmanova, chiaramente prima del fischio d'inizio

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