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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

“Isolare l'Egitto”? Fogolâr Civic e Academie dal Friûl plaudono alla fermezza dei Regeni

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di UdineToday

Anche il Movimento Civico Culturale Alpino-Adriatico "Fogolâr Civic" e il Circolo Universitario Friulano "Academie dal Friûl", piccole ma battagliere realtà della società civile del Friuli Venezia Giulia, plaudono alla fermezza con cui i genitori di Giulio Regeni ora, di fronte alla Commissione Diritti Umani dell'Europarlamento a Bruxelles, hanno richiamato ora l'Unione Europea e i singoli Stati membri, compresa l'Italia, a "isolare l'Egitto". Non c'è altro di serio, efficace, onorevole. Il resto è chiacchiera, inconcludenza, che nel perseverare si fa ipocrisia e come tale connivenza. "Chi, per salvare interessi economici o politico-strategici, è contrario a isolare l'odierno Egitto che ha oltraggiato Regeni, il Friuli, l'Italia, l'Europa, l'Umanità, se ne fa complice, sordido lasciapassare per nuove infinite persecuzioni. Se la Repubblica Italiana, l'Unione Europea e suoi Paesi membri - rincara il prof. Alberto Travain, presidente dei due sodalizi - ancora desiderano poter contare su un ultimo avanzo di considerazione presso i propri popoli mostrino a se stessi e al mondo di esistere e di essere credibili tutori dei loro cittadini: anche dei più coraggiosi ed eroici, capaci - a proprio rischio e pericolo - di denunciare ai quattro venti ciò che essi per comodità fanno finta di non sapere pur dichiarandosi portatori di valori di civiltà, di diritti umani di cui certi loro partner si fanno liberamente beffa!". Le due piccole organizzazioni friulane avevano già scritto, il 3 aprile scorso, a tutti i Capi di Stato e di Governo dei Paesi dell'Unione Europea affinché si impegnassero a difendere l'onore offeso del valentessimo ricercatore friulano impunemente assassinato in Egitto e quello della patria comune oltraggiata da tanta barbarie. "Bisogna, però, che la società civile, in mille modi, per mille rivoli, si mobiliti e non allenti mai la pressione sulle Istituzioni e sull'opinione pubblica: in Egitto e nel mondo si deve come minimo sapere che chi torce un capello ad un nostro concittadino la paga cara!".

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