Un atto dovuto. Dopo il rogo che ha devastato la comunità per minori di Pasian di Prato, causando la morte del diciassettenne Ledjan Imeraj, dalla Procura di Udine arriva la conferma dell'iscrizione al registro degli indagati del legale rappresentante della cooperativa Aedis e dell'addetto alla vigilanza notturna presente all'interno della struttura al momento dell'incendio. Con una nota, la Procura stessa precisa che l'iscrizione serve in questa fase a garantire l'esercizio dei diritti di difesa dei due soggetti in questione. Il procuratore capo di Udine Massimo Lia conferma che l'atto è necessario anche "dovendosi procedere ad accertamenti tecnici di natura irripetibile", quali l'autopsia sul corpo di Ledjan Imeraj e il sopralluogo sull'immobile in sequestro a Pasian di Prato.

Inoltre, poiché i fatti coinvolgono minori stranieri soggetti a provvedimenti di tutela, di quanto accaduto verrà formalmente notiziata la Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Trieste per le eventuali valutazioni di competenza. L'autopsia sul corpo di Ledjan Imeraj verrà effettuata "il prima possibile" a cura del professore Carlo Moreschi che, come conferma Lia, è già intervenuto sul posto dell'incendio nell'immediatezza del fatto.

Sono attivamente in corso, e saranno ulteriormente sviluppati nei prossimi giorni, tutti gli accertamenti necessari al fine di ricostruire l'esatta dinamica dei fatti, individuare la causa dell'incendio e verificare tutte le eventuali responsabilità in ordine a quanto accaduto. Le ipotesi di reato nel fascicolo aperto per l'incendio sono omicidio colposo, incendio colposo e lesioni: al momento è ricoverato in gravi condizioni all'ospedale di Verona un sedicenne, compagno di stanza proprio di Ledjan Imeraj.