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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca Centro / Piazza del Patriarcato

Ioan (PDL): si all'ispezione ai magistrati della Procura di Udine

L'assessore provinciale sostiene quanto dichiarato precedentemente dalla Senatrice Bonfrisco e chiede chiarezza sulla vicenda di Lisa Puzzoli, in nome della fiducia dei friulani nelle istituzioni

“Considerate la fiducia che da sempre i friulani ripongono nelle istituzioni e la profonda commozione suscitata dall’omicidio di Lisa Puzzoli, è opportuno fare la massima chiarezza affinché venga dissipato ogni dubbio sull’operato dei competenti organi giudiziari e soprattutto affinché le persone più fragili possano avere le garanzie per la propria sicurezza. Dunque risulta quanto mai opportuna, in una logica di massima trasparenza, la richiesta dell’avvio di un’attività ispettiva nei confronti dei magistrati di Udine, titolari del fascicolo inerente il tragico caso della ventiduenne ammazzata a coltellate dall’ex compagno a Villaorba (Udine): con queste parole l’assessore provinciale Adriano Ioan, entrato in contatto con la senatrice Anna Bonfrisco, rende nota l’interrogazione orale, a risposta urgente, presentata dalla parlamentare al Ministro della Giustizia, Paola Severino.

Ioan si domanda “se sia possibile, in uno Stato di diritto, che denunce così gravi, come quelle presentata dalla vittima, non abbiano sortito provvedimenti adeguati al fine di garantire la sua incolumità”. Lisa è stata ricordata con un minuto di silenzio, prima dell’inizio dei lavori del Consiglio provinciale.

La senatrice, che nelle ore immediatamente successive all’assassinio compiuto dall’ex convivente Vincenzo Manduca, aveva utilizzato parole molto dure sulla Procura di Udine, adesso, nel testo depositato, ripercorre le disperate grida di aiuto di Lisa attraverso le denunce della vittima e ricorda una risposta in particolare fornita dal  gip: “L’avvocato della famiglia Puzzoli, Enrica Lucchin, aveva depositato in Procura il 10 ottobre la proposta di applicazione di una misura cautelare nei confronti di Manduca, affinché – si legge nell’interrogazione - gli fosse impedito di avvicinarsi alla casa di Lisa «ma l’ordinanza – aveva precisato l’avvocato – non risulta ancora emessa e ora è troppo tardi». Inoltre, prosegue la senatrice, a partire dal 2010 Manduca era stato denunciato dall’ex fidanzata per stalking, lesioni e violenza privata. Un fascicolo precedente, risalente al 2010, relativo a tanti messaggi inviati da Manduca alla ragazza, era già stato archiviato. Come mai è stata presa questa decisione? Ebbene, il gip aveva ritenuto che questi «non fossero atti persecutori, ma giustificati da questioni relative alla gravidanza». «In agosto – riferisce ancora l’avvocato Lucchin il cui racconto viene riportato nell’interrogazione – Manduca aveva colpito Lisa Puzzoli allo sterno procurandole la frattura di alcune costole. In settembre si era avvicinato a Lisa e alla bimba e aveva chiuso nell’abitacolo della macchina la piccola per due ore. Erano dovuti intervenire i carabinieri per fargli aprire l’auto, mentre la figlioletta piangeva disperatamente».

Dal momento che la Provincia – sottolinea l’assessore Ioan - è impegnata in azioni concrete contro i femmicidi e la violenza a danno delle donne  - dal Protocollo d’intesa in fase di elaborazione alla petizione pubblica sottoscrivibile dai cittadini e dagli enti sul sito istituzionale per richiamare tutti gli organismi, compresi Procura della Repubblica e Tribunale di Udine, il dovere morale di prevenire tragedie evitabili – rende pubblico sul suo sito il testo dell’interrogazione parlamentare con cui si chiede al Ministro di disporre un’ispezione nei confronti dei magistrati titolari del fascicolo relativo all’omicidio di Lisa”.

L’attività ispettiva è finalizzata “ad appurare eventuali responsabilità degli stessi magistrati per la mancata emissione di adeguate misure cautelari nei confronti di Vincenzo Manduca e, più in generale, per la tragica morte di Lisa Puzzoli”.
 

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