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Cronaca

Massimo Ranieri: "Arrivo a Udine con uno spettacolo dedicato a chi ha coraggio"

Intervista allo showman napoletano, tra i più grandi artisti di sempre, che il prossimo 18 giugno salirà sul palco del Castello: "Mi rivolgo a coloro che sanno imparare dagli altri. Il pubblico friulano è meraviglioso"

Cantante, attore, showman: con 14 milioni di dischi venduti in tutto il mondo, Massimo Ranieri è, probabilmente, l’artista più eclettico del panorama musicale italiano. Il prossimo 18 giugno salirà sul palco del Castello di Udine con lo spettacolo ‘Sogno e son desto’ (i biglietti sono in vendita sul circuito Ticketone), proponendo un repertorio che attraverserà le celebri canzoni napoletane e i brani di noti cantautori italiani e internazionali. Ma Ranieri, come detto, è un talento a 360 gradi e stupirà il pubblico anche attraverso imprevedibili colpi di teatro.

Ranieri, cosa dobbiamo aspettarci dal suo show?
“Sogno e son desto’ è uno spettacolo dedicato ai secondi e non ai primi, ovvero a coloro che partecipano ad una gara pur essendo consapevoli di non poterla vincere. Partecipare, però è ugualmente importante: stare insieme agli altri, infatti, significa imparare, capire, vedere e osservare il meglio di chi ci circonda. Scendere in campo, quindi, è già tanto: mai come oggi uscire di casa e non sapere cosa ti aspetta – un lavoro, una garanzia, una famiglia? – è un successo. Oggi non ci sono certezze ed è tutto provvisorio: puoi chiederti se troverai ancora un lavoro, oppure un amico. Ecco, per dirla tutta, ‘Sogno e son desto’ è dedicato alle persone che hanno il coraggio: e tra queste ci sono anche io, che mi chiedo, di volta in volta, se i miei spettacoli potranno piacere o meno al pubblico”.

Quanto conosce Udine?
“È una città in cui ritorno una o due volte l’anno: la conosco poco, ma il suo pubblico ha sempre reagito nei miei confronti in maniera meravigliosa. I friulani sono molto aperti e me ne accorgo anche dal contatto che percepisco tutte le volte in cui sono entrato in scena. Poi ci sono due persone a cui sono particolarmente legato: una, seppur non proprio udinese, è Dino Zoff, tra i più grandi portieri della storia del calcio. L’altro, invece, è Andrea Carnevale che ogni volta saluto e incontro per bere un caffè”.

Dalla televisione al teatro, dal cinema ai concerti. Qual è il palcoscenico che Massimo Ranieri predilige?
“Nasco cantante, ma i piedi li ho messi su quattro tavole di un palcoscenico, ed è proprio il palcoscenico – inteso come vita quotidiana e teatro – a predominare sulla mia vita. Questo perché, probabilmente, sono venuto al mondo in una città in cui il teatro si vive per strada. La televisione, per esempio, è un mezzo televisivo freddo, il cui successo si avverte il giorno dopo solo con i numeri e le percentuali d’ascolto: ecco perché le mille o le cinquecento persone che sento e vedo a teatro valgono molto di più. Quindi, per dirla tutta, io mi sento cantante. Ma poi il cantante ha bisogno dell’attore. E, ancora, mi sento più attore, ma l’attore ha bisogno del cantante. Insomma: quando sarò più maturo, magari tra dieci anni, saprò rispondere meglio a questa domanda”.

Gli appuntamenti successivi dell’estate musicale in Castello a Udine saranno quelli di Xavier Rudd il 18 luglio e Stefano Bollani il 20 luglio.

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