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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Morto durante lo stage: l'attacco del cantante J-Ax

Diverse le manifestazioni di studenti in tutta Italia dopo la morte di Lorenzo Parelli: in più di un'occasione la polizia è intervenuta caricando

A seguito della morte di Lorenzo Parelli, lo studente di 18 anni che ha perso la vita al suo ultimo giorno di tirocinio presso la Burimec di Lauzacco, si sono susseguite (e continuano anche in questi giorni) numerose manifestazioni di studenti che, in tutta Italia, chiedono maggiore sicurezza e più tutele. In numerose circostanze, però, la tensione è stata molto alta a cominciare dalla manifestazione di Roma dove i giovani sono stati caricati dalle forze dell'ordine. A seguito di questi interventi, si è espresso ieri anche il rapper J-Ax, ricordando anche Lorenzo, il giovane di Morsano di Strada mancato venerdì 21 gennaio.

Studenti friulani in piazza dopo la morte di Lorenzo

"Manifestazioni totalmente pacifiche di ragazzini di 14, 15 e 16 anni, che protestavano perché un loro coetaneo è morto sul lavoro, sono finite con cariche di poliziotti in tenuta da invasione aliena. Perché?". Interviene così J-Ax, in un video postato sui canali social, sulle cariche della polizia a Milano, Torino e Roma contro i giovani che manifestavano dopo la morte di Lorenzo Parelli, deceduto dopo essere stato schiacciato da una trave d'acciaio di 150 chili nell'azienda di Lauzacco in cui svolgeva un tirocinio previsto dal suo curriculum scolastico.

A Milano, come riferisce MilanoToday, gli studenti hanno manifestato nei pressi della sede di Assolombarda, in via Pantano, e sono stati caricati dalla polizia. Le immagini e i video hanno scatenato molte polemiche. "Non riesco a stare zitto", commenta ancora J-Ax, "ma dovrebbe fare incazzare anche tutti noi perché in realtà coinvolge tutti i nostri figli e, anche se non li avete, coinvolge voi e noi come società". 

"Nel video (delle manifestazioni, n.d.r.) si vedono quei ragazzi, che tra l'altro abbiamo rinchiuso per due anni in casa, che partecipano alla vita democratica e politica del paese scendendo in piazza contro le morti bianche, quindi dando una lezione a tutti quei boomer da tastiera, attivisti, che poi non fanno un cazzo e rimangono lì sui social", aggiunge J-Ax: "Morti bianche che colpiscono anche gli adolescenti italiani. E noi come Paese come abbiamo accolto la loro scelta? Spaccandogli la testa a manganellate e picchiando ragazzine cadute a terra mentre fuggivano fra il panico generale? Forse per non finire al pronto soccorso avrebbero dovuto marciare col braccio teso come hanno fatto qualche settimana fa a Roma. Stranamente in quei casi non succede mai un cazzo anche se quelle persone stanno letteralmente inneggiando a qualcosa che è considerato un crimine in Italia". "Ovviamente", conclude J-Ax, "per tutti gli imbecillì che sono in ascolto, non sto chiedendo che la polizia li carichi ma voglio dire questo: dopo due anni di Dad che non accenna tra l'altro a finire, è questo il messaggio che vogliamo mandare ai nostri figli?".

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