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Cronaca Centro / Via Mercatovecchio

Mercatovecchio cantiere infinito: dopo sperimentazioni, indecisioni e ritardi "chi pagherà i danni?"

A chiederlo alcuni consiglieri di minoranza con un'interpellanza a risposta urgente

Il cantiere di Mercatovecchio è stato al centro di numerose polemiche, non certo da poco tempo a questa parte. Automobili sì, automobili no, rifacimento del manto, ciclabili, passaggio degli autobus: sono tante le questioni che da anni hanno interessato questa centralissima via di Udine. La stessa attuale amministrazione aveva inizialmente optato per una sperimentazione che prevedeva non solo il passaggio delle auto ma anche i parcheggi a spina di pesce su parte della via, incontrando moltissime resistenze, risolte con una raccolta firma condotta dal comitato Autostoppisti che ha costretto la giunta a pedonalizzare nuovamente la via. Ora che il cantiere per il rifacimento del manto sta poi giungendo - finalmente - al termine, alcuni consiglieri di opposizione si pongono, e pongono al sindaco Pietro Fontanini, alcune domande.

Le domande

I quesiti sono presentati tramite un'interpellanza a risposta urgente dai consiglieri di opposizione Enrico Bertossi  e Giovanni Marsico di Prima Udine, Domenico Liano e Maria Rosaria Capozzi del M5Stelle e Mirko Bortolin e Paolo Pizzocaro del Gruppo Misto.

- Perché il nuovo progetto elaborato dalla attuale giunta comunale non ha risolto in origine le supposte carenze più volte denunciate dal vicesindaco visto che, ad esempio, i problemi dello scolo delle acque erano noti al sindaco sin dal luglio 2018, che il nuovo progetto è stato presentato tre mesi dopo e approvato otto mesi dopo e che appare perlomeno inopportuna la spesa aggiuntiva annunciata oltre due anni dopo la revisione del progetto?
- Quanto ha inciso sul mancato rispetto della fine lavori prevista per il 18 febbraio 2020 il grave ritardo denunciato dal presidente del Consorzio della pietra piasentina il 21 ottobre 2019? 
- Quali sono stati gli imprevisti intercorsi dal 4 maggio al 31 luglio 2020 tali da indurre allo slittamento della data di fine lavori annunciata dal vicesindaco inizialmente al 31 luglio e spostata al 15 agosto 2020?
- Quali sono stati gli imprevisti intercorsi dal 2 luglio al 15  agosto 2020 tali da indurre allo slittamento della data di fine lavori annunciata dal vicesindaco successivamente al 15 agosto e spostata al 10 settembre 2020?
- Quali sono stati gli imprevisti intercorsi dal 18 agosto 2020 tali da indurre allo slittamento della data di fine lavori annunciata dal vicesindaco successivamente al 10 settembre e spostata a fine ottobre 2020?
- Per quale motivo non sono state applicate penali sul mancato rispetto dei termini di consegna lavori?
- Per quale motivo sono stati concessi ben otto mesi di proroga dei termini di consegna lavori rispetto a quelli contrattuali di febbraio 2020 visto che il fermo cantiere causa pandemia è stato di soli due mesi?
- Chi rimborserà i danni causati a commercianti, esercenti, professionisti e residenti provocati dai fuorvianti annunci di sindaco e vicesindaco che hanno spostato nel tempo e a più riprese il termine lavori da Natale 2019 a fine ottobre 2020 impedendo anche la più elementare delle programmazioni? 

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