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Cronaca Majano

Il web prende, il web dà: una blogger friulana traccia la sottile linea tra influencer e non

Dopo il nostro articolo su alcuni influencer friulani, non sono mancati i commenti di quanti criticano chi usa il web per lavoro. La blogger e content creator friulana Faderica Xotti di Travelliamo ci ha spiegato come si diventa professionisti usando passione e tenacia

Qualche giorno fa abbiamo pubblicato un articolo che presenta alcuni blogger e influencer friulani che hanno costruito la loro professione (o vorrebbero farlo) grazie ai numeri di consenso raccolti con i social network. Modelle, sportivi, fotografi, viaggiatori: le competenze sono diverse così come i percorsi, quel che unisce è il passare attraverso il web per avere successo. Un "successo" declinato in varie forme, per qualcuno si tratta di un percorso conquistato a suon di studi ed esperienze, per altri di scommesse vinte. Un successo consacrato dai numeri e dal tempo, unica variabile che sancisce il merito. A margine del nostro articolo, come prevedibile, si sono però scatenati i commentatori, quelli che vengono definiti "leoni da tastiera", capaci di ruggire prima ancora di essersi ricordati che dietro alla parole di un articolo ci sono delle persone che hanno la sola "colpa" di essere dall'altra parte dello smartphone rispetto a chi commenta e che si dimenticano di essere i primi a cliccare spinti dalla curiosità. Non a caso, quello è stato uno degli articoli più letti delle ultime settimane.

Tra queste c'è anche Federica Xotti, che ci ha ringraziati per aver parlato della sua professione (autrice del blog Travelliamo e ora creatrice di contenuti web per grandi aziende): «Mi fa molto piacere sapere che dopo tanti anni anche la mia regione sia venuta a conoscenza di ciò che faccio che - seppur singolare - è una realtà di mercato in costante crescita». Ma Federica non si è limitata a questo, spingendosi là dove molti commentatori non sono andati, ovvero al senso dell'articolo, che era quello di far conoscere alcune persone che grazie al web si sono fatte conoscere, in maniera diversissima tra di loro, senza giudizi di merito e lasciando l'approfondimento a chi ne avesse voglia.

Grazie alle sue riflessioni abbiamo così deciso di fare un passo oltre e spiegare le differenze che passano tra un influencer, anche alle prime armi, che si è fatto conoscere sui social network ma ancora non vive di "follower" e un content creator, che lavora con le agenzie di comunicazione e i brand creando campagne di digital marketing e percependo un vero reddito da questa professione. 

Dei travel blogger e d'altri demoni

«Per definizione, potremmo dire che un “travel blogger” è colui che decide di raccontare e condividere le proprie esperienze di viaggio attraverso un sito internet - un travel blog, per l’appunto - e sui propri canali social. Tuttavia questa descrizione, ad oggi, è del tutto riduttiva e semplicistica. Il “travel blogger” è attualmente una figura professionale ben definita, complessa e a tutto tondo. Si tratta di un vero e proprio lavoro a tempo pieno per coloro – pochi – che sono stati in grado di emergere sul web come punti di riferimento nel settore travel nonché di un ruolo sempre più richiesto dalle aziende che ormai è sulla rete che scelgono di sviluppare la maggior parte della propria promozione». Così ci spiega Federica, che grazie alla sua passione e alla sua determinazione, evidentemente due caratteristiche fondamentali, ha cominciato da sola nel 2011 ha porre le basi per quella che attualmente è la sua professione per cui si è trasferita a Milano viaggiando in tutto il mondo.
«Essere travel blogger significa essere “content creators”, creatori di contenuti, digitali e di ampio spettro: dalle fotografie agli articoli SEO friendly, dai video YouTube alle Instagram stories live. Bisogna essere capaci di raccontare e trasmettere, catturare, esprimere e condividere, il tutto, spesso, in tempo pressoché reale, come ormai il veloce mondo dei social impone. Fondamentale è ovviamente la qualità, sempre più alta, di ciò che si va a produrre. Un travel blogger è colui che lavora a braccetto con le agenzie di comunicazione e gli enti del turismo, con i tour operator, le compagnie aeree e le catene alberghiere, con l’obiettivo di promuovere tutto ciò che il cliente, colui che commissiona il viaggio e la campagna social, è in grado di offrire».

Chi crede che sia un gioco da ragazzi, non ha fatto i conti con una serie di competenze che si creano non solo con lo studio, ma anche con l'esperienza.
«È necessario essere capaci di cogliere la propria mission, ciò che lo sponsor desidera e trovare il modo migliore per trasmettere il messaggio alla propria audience, in maniera scritta, verbale e visiva, attraverso immagini e testi. È dunque da questa sinergia tra blogger/influencer (la linea che divide queste due figure è davvero sottile, potrebbe trattarsi di termini sinonimi se non fosse che l’appellativo di “blogger” implica per l’appunto l’essere proprietari e autori di un blog) e aziende/brand che prende vita e si sviluppa una vera e propria professione.

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Il ruolo dei follower

«Diversi sono i settori focus, dal travel al food, dal fashion al beauty, che spesso si mischiano e si contaminano vicendevolmente, cogliendo al massimo le opportunità di product placement. Un ruolo fondamentale, in quella che pare essere una relazione a due fra blogger e azienda, è rivestito dal pubblico, da quei “followers” che seguono, ascoltano e si fidelizzano al profilo dell’influencer il cui scopo non è propriamente “influenzare” quanto piuttosto ispirare, suggerire, informare ma allo stesso tempo intrattenere, proponendo contenuti conformi con il proprio stile comunicativo. Si tratta di un pubblico pensante, attivo, con cui spesso si va a creare un vero e proprio rapporto di scambio attraverso commenti e messaggi».

Ma come spesso accade, specialmente sul web, non è tutt'oro quel che luccica.
«Avere milioni di seguaci non è per forza sinonimo di essere content creators, basti pensare a un attore hollywoodiano il cui profilo ha probabilmente un gran numero di followers ma il cui mestiere è ovviamente tutt’altro. Si tratta di una confusione spesso comune ma da evitare, per poter capire concretamente le potenzialità del digital marketing e di coloro che vi lavorano con professionalità. Ciò che una volta era la pubblicità, quella classica che scorre in TV, ora è il digital marketing. Quelli che un tempo erano i creativi che, nella loro stanzetta, ideavano lo spot perfetto, ora sono i blogger, in molti settori così come nel turismo».

Chi è Federica Xotti

Classe '92, nata e cresciuta a Majano, in provincia di Udine. «Una realtà, quella di paese, che ho imparato ad amare col tempo e che ho sempre sentito un po’ stretta per me, per le mie ambizioni e attitudini. Una situazione che oggi – paradossalmente - credo di poter definire
come la spinta che mi ha motivata a credere fino in fondo nei miei sogni pur di emergere ed evadere
». La passione per i viaggi ha dovuto però aspettare il momento giusto per essere portata a compimento, ovvero quando l'indipendenza economica, raggiunta a "suon di ripetizioni" le ha permesso di pesare solo sulle sue tasche. 
«Ad accompagnarmi fin dall’inizio anche la passione per la fotografia nonché quella voglia di far sentire la mia voce, di raccontare, raccontarmi e condividere, abitudine che al tempo – parliamo più o meno del 2011 – non era così comune come ora. Una volta conseguita la laurea triennale in Scienze del Turismo Culturale, ho capito che finalmente era arrivato il momento di fare ciò che avevo sempre desiderato, di trasferirmi altrove (ora vivo a Milano) e di dimostrare a tutti che potevo veramente trasformare la mia passione in un lavoro… e così è stato!».
Il suo blog “Travelliamo” è nato nel 2013. Da lì è stato un crescere continuo.
«Partendo da ciò, il tutto è poi cresciuto col tempo, grazie all’indicizzazione di Google e al naturale sviluppo della comunicazione. Al sito si sono affiancati i relativi social, Facebook prima e Instagram poi e, di anno in anno, mi sono trovata a fare esattamente ciò che desideravo e a cui, con un po’ di lungimiranza, ho da sempre ambito».
La creazione di contenuti web e social è ora il suo lavoro, ciò di cui si occupa a tempo pieno collaborando con i più grandi brand (da Jaguar a Rowenta, da Alpitour a San Pellegrino) e agenzie di comunicazione italiane e internazionali. Spaziando dal travel al fashion, dal food al lifestyle in generale, questa è la sua professione.

Il presente e il futuro

«Al momento abito a Milano, la città che in Italia rappresenta il fulcro di questo business, dove si svolgono gli eventi e che mi permette di portare avanti al meglio la mia professione. In un futuro, però, spero di poter tornare in Friuli, una realtà che mi sta cuore e per cui mi piacerebbe poter lavorare, per promuovere, diffondere e condividere le grandi bellezze e ricchezze che offre, ad oggi ancora troppo sconosciute ai più». Cara Federica, quando vuoi!

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