Trave in autostrada causa incidente: Autovie respinge le accuse di negligenza
A gennaio una trave di legno caduta da un mezzo pesante aveva causato un incidente coinvolgendo diverse auto: il proprietario di una di queste aveva chiesto un risarcimento ad Autovie, che però nega la responsabilità
Percorreva l'autostrada a bordo della sua Seat quando si è trovato, in mezzo alla carreggiata, una trave di legno che non ha potuto evitare: fortunatamente dallo scontro è uscito illeso, ma la macchina ha subito seri danni. Il giovane protagonista, un 33enne di San Donà di Piave, ha così chiesto un risarcimento ad Autovie Venete che, però, ha negato la responsabilità sull'accaduto.
La replica
Autovie Venete respinge le accuse di negligenza riguardo all’episodio accaduto il 21 gennaio 2021. "La stessa Corte di Cassazione con la sentenza del 3 ottobre 2016, n. 19648, ha stabilito che la presenza sulla carreggiata autostradale di un ostacolo è circostanza imprevedibile che comporta l’esonero di responsabilità del gestore autostradale in caso di incidente occorso ad altro utente dell’autostrada che riporta danni", si legge in una nota diramata dall'ente stesso. Nella fattispecie del caso, "dopo opportune e approfondite verifiche svolte dalla Concessionaria, la prima segnalazione al Centro Radio Informativo di Autovie Venete è pervenuta alle 18.02 da parte del Centro Operativo della Polizia Stradale che indicava ostruzioni nel tratto autostradale".
L'intervento
Autovie Venete dichiara che "contestualmente all’esposizione degli avvisi sui pannelli a messaggio variabile è stato allertato l’Ausiliario alla viabilità che, giunto dieci minuti dopo alle 18.12, rimuoveva la trave". Autovie ha appurato, inoltre, che non sono state riscontrate segnalazioni circa la presenza di criticità sulla carreggiata precedenti l’evento denunciato "ed è verosimile quindi che l’oggetto rimosso sia stato perso pochi istanti prima da un veicolo terzo responsabile del sinistro e non identificato". "L’imprevedibilità e inevitabilità del caso in aggiunta al lasso temporale assai breve di intervento – a dimostrazione del diligente espletamento dell’attività di vigilanza – sono elementi che rientrano nella sentenza della Corte di Cassazione sopracitata e pertanto la richiesta di risarcimento dei danni subiti non ha potuto trovare accoglimento", conclude la nota di Autovie.