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Giovedì, 28 Marzo 2024
Incidenti stradali

Incidenti, code e ingorghi in A4: traffico intenso in direzione di Venezia

Arteria sotto stress a causa del flusso elevato di veicoli dopo due giorni di stallo. Sconsigliato l'accesso

Autostrada A4 con un sovraccarico di mezzi pesanti come da previsioni, oggi, martedì 3 giugno, dopo due giornate consecutive di fermo. Un flusso molto più elevato del solito (i mezzi fermi oltre confine o nelle aree di servizio sono ripartiti tutti insieme non appena finito il divieto di transito) già di per sé rallenta la circolazione ma sono gli incidenti a causare le code e gli ingorghi.

Numerosi quelli accaduti fin dal mattino presto, la maggior parte dei quali risolti rapidamente, salvo due tamponamenti fra mezzi pesanti accaduti fra San Giorgio di Nogaro e Latisana il primo e fra Portogruaro e San Stino il secondo, entrambi in direzione Venezia. Solo lievi ferite per i conducenti, per fortuna, ma pesanti le conseguenze sul traffico. La coda, in A4, inizia quattro chilometri prima di Redipuglia fino al nodo di Palmanova e ancora dal nodo A23-A4 fino a Latisana per ulteriori 10 chilometri. Code anche fra Portogruaro e San Stino di Livenza, con frequenti stop and go, mentre decisamente migliore è la situazione nel tratto successivo.

Attivati, a tutte le entrate della A4 in direzione Venezia, i pannelli a messaggio variabile che avvertono gli utenti della situazione e sconsigliano di entrare in autostrada. Per alleggerire l’autostrada dal picco di traffico, è stato anche attivato il by-pass che reindirizza il flusso dei mezzi verso la A28 e la A27 per farlo poi rientrare a Venezia.  Per fronteggiare la giornata e il previsto, forte flusso di mezzi pesanti, Autovie Venete ha potenziato le squadre in servizio per cercare di contenere i disagi. Se l’aumento del traffico però, può essere previsto e quindi controllato, non è così per gli incidenti che, quando si verificano rendono molto più complessa la gestione della circolazione. Causati nella maggior parte dei casi da distrazioni e dal non rispetto della distanza di sicurezza, oltre a rappresentare un rischio per tutti gli utenti, allungano i tempi di risoluzione dei picchi di traffico.  Non si possono fare, al momento, previsioni sui tempi necessari per un ritorno alla normalità della circolazione.

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