rotate-mobile
rotta balcanica / Malborghetto Valbruna

Ad un posto di blocco fermati tre passeur stranieri

Tra sabato e domenica, alla barriera di Ugovizza, sono stati intercettati alcuni migranti irregolari, tutti di nazionalità egiziana

Continua l'arrivo di migranti in Italia dalla rotta balcanica. Lo scorso week end sono stati arrestati tre egiziani provenienti dall'Austria con l'accusa di favoreggiamento all'immigrazione clandestina. I tre presunti passeur sono stati fermati tra sabato e domenica mentre accompagnano in Italia altri quattro connazionali privi dei documenti necessari.

Fermati due passeur, incastrati da un migrante con il telefonino

Uno degli immigrati ha confessato alle forze dell'ordine di aver pagato 10 mila euro ad un intermediario per arrivare dalla Turchia nel nostro Paese attraverso l'Austria.

I fatti

La scorsa domenica, ad un posto di blocco presso la barriera di Ugovizza, sono stati fermati due egiziani residenti in Austria, un ragazzo di 25 anni e uno di 22. A bordo della loro auto c'erano altri due egiziani che tentavano di introdursi nel nostro Paese senza documenti. I due erano arrivati qualche giorno prima in Austria, avevano soggiornato prima a Vienna e poi a Graz. Secondo i tabulati telefonici, avevano quindi preso contatto con uno dei due presunti passeur e si erano dati appuntamento a Klagenfurt. Da qui l'ultimo viaggio della speranza interrotto bruscamente dalle forze dell'ordine italiane. Confermata per i due autisti il divieto di dimora in Friuli Venezia Giulia. Le indagini dovranno chiarire quale sia stato il loro ruolo effettivo in questo viaggio in quanto sono entrambi incensurati.

Stessa sorte per un altro egiziano con residenza austriaca fermato sabato mattina. A bordo della sua auto altri due connazionali trasportati illegalmente. Uno dei due ha dichiarato di essere il nipote del presunto passeur. L'altro, invece, ha confessato di aver sborsato una cifra intorno ai 2 mila e 400 euro per arrivare in Italia dalla Serbia. I due erano arrivati a Villaco in treno per poi salire a bordo dell'auto che li avrebbe accompagnati in Italia. Secondo le dichiarazioni dell'autista, si sarebbe trattato di un semplice passaggio, di un gesto di cortesia nei confronti del nipote e dell'amico che era con lui. Dichiarazioni che ora sono al vaglio degli inquirenti. Anche per lui confermato il divieto di dimora in Friuli Venezia Giulia.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Ad un posto di blocco fermati tre passeur stranieri

UdineToday è in caricamento