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Cronaca

Il Fvg non dimentica, uniti per ricostruire una scuola distrutta di Sarnano 

Serracchiani: "Ricostruire e ricominciare si può. Sarà il modo migliore per celebrare il ricordo di quanto è accaduto in Friuli quarant'anni fa"

"Chiediamo l'aiuto di tutti - è stato l'appello di Serracchiani - perché questo non solo sarà il modo migliore per celebrare il ricordo di quanto è accaduto in Friuli quarant'anni fa, ma anche il segnale che serve in quei luoghi per comprendere che ce la si può fare, che si può ricostruire bene". Serracchiani ha spiegato che la scelta della natura dell'intervento, diretta a siti pubblici, è stata presa dopo i numerosi incontri con il commissario straordinario per la Ricostruzione dei territori colpiti dal terremoto Vasco Errani e con i vertici del Dipartimento nazionale di Protezione Civile che hanno monitorato le esigenze, scegliendo alla fine il settore dell'edilizia scolastica, il più colpito dal terremoto e il territorio delle Marche, "il cui livello di distruzione – ha ricordato Serracchiani - è altissimo".

Sarnano è un piccolo comune di circa 3 mila e 200 abitanti, nel cuore dei monti Sibillini, la cui scuola dell'infanzia accoglie bambini delle comunità montane del territorio. Le scosse hanno reso l'edificio insicuro ed è stata valutata come più conveniente e sicura la sua demolizione e la ricostruzione ex novo. "Abbiamo deciso di intervenire a favore dei bambini che oggi vengono temporaneamente ospitati nelle tende allestite all'interno del palazzetto dello sport di Sarnano; ci siamo messi subito al lavoro e la progettazione è già iniziata. Ora attendiamo solo l'ordinanza di abbattimento dell'edificio a cura del Comune, che sta già provvedendo", ha spiegato Serracchiani. Si tratterà di edilizia prefabbricata ma, una volta ultimato l'edificio sarà classificato come strategico, in classe 4, ovvero di massima sicurezza e potrà essere utilizzato in caso di ulteriori emergenze anche per ospitare la popolazione.

Per parte sua l'assessore Panontin ha spiegato che procedere con la tempistica ordinaria prevede molte difficoltà, "ma  - ha detto - le notizie che ci giungono dal Governo in questi giorni ci confortano: la volontà di snellire le procedure burocratiche, sotto la vigilanza della Anac, Autorità nazionale anticorruzione, è estremamente positiva. Se tutto avverà siamo ancora più convinti di consegnare con la tempistica che siamo imposti la scuola ad alunni e famiglie", ha osservato Panontin. "Non ci fermerà la burocrazia e raggiungeremo l'obiettivo", ha assicurato la presidente, ricordando che il costo preventivato è di un milione di euro e che finora la raccolta fondi ha registrato donazioni per un totale di 150 mila euro. "Anche la Regione interverrà per parte sua con i fondi risparmiati per le esercitazioni del quarantennale del terremoto del Friuli, sospese dopo le prime scosse dell'agosto dell'anno scorso. Quello che è importante da segnalare è che abbiamo coinvolto le scuole attraverso il coordinamento dell'ufficio scolastico regionale: i ragazzi delle superiori si stanno autotassando e i bambini più piccoli hanno organizzato mercatini i cui proventi stanno devolvendo sul conto corrente della Protezione civile. Lo trovo un segnale straordinario", ha commentato Serracchiani, aggiungendo che ora "l'appello è esteso a tutti".

Serracchiani e Panontin hanno ringraziato per la pronta adesione i referenti che hanno subito accolto l'iniziativa e il direttore della Protezione Civile Luciano Sulli assieme a tecnici e volontari; sono intervenuti oggi il presidente dell'associazione sindaci della ricostruzione del Friuli Fabio Di Bernardo, dell'Anci Mario Pezzetta, di Ente Friuli nel mondo Adriano Luci e Fabio Spadon per l'Ufficio scolastico regionale. Donazioni 2-2

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