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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Homepage, Venanzi: "Il Comune ha le mani legate, decide l'ARPA"

L'assessore esprime la sua solidarietà alla manifestazione, come hanno fatto tantissimi giovani, musicisti e associazioni su Facebook, sfruttando l'hashtag #iostoconhomepage creato appositamente. "Purtroppo la decisione dell'ARPA è quella che conta, la Regione dovrebbe rivedere il regolamento"

La protesta contro le limitazioni di orario al parco del Cormor su Facebook si fa sentire e l'hashtag #iostoconhomepage è diffusissimo. Danno solidarietà alla manifestazione tutti, non solo giovani frequentatori della manifestazione che da anni porta in città musica, laboratori, arte e naturalmente divertimento, ma anche associazioni, musicisti e perfino residenti della zona dietro il parco del Cormor, da cui sono partite le prime lamentele. "Mi hanno chiamato cinque residenti - dice l'organizzatore Manuele Ceschia - per dirmi che la musica non dà fastidio, basta solo chiudere la finestra. Sono rimasto sorpreso di tanta solidarietà e ringrazio tutti quelli che mi stanno sostenendo". Anche il Comune di Udine per voce dell'assessore al commercio Alessandro Venanzi si schiera dalla parte di Homepage.

HOMEPAGE IN PERICOLO: LA PROTESTA CORRE SUL WEB

"Noi sosteniamo e appoggiamo una manifestazione che negli anni è diventata un punto di riferimento per tantissimi giovani - spiega l'assessore - che ogni sera è in grado di attirare un pubblico fatto da 5 mila persone. Ricordiamo poi che si tratta di festival aperto gratuitamente a tutti e da parte dell'organizzazione c'è un impegno di tempo ed economico non indifferente, che crea un indotto notevole, dando lavoro ad una serie di persone. In più ci sono tutti i volontari che fanno di tutto perché la manifestazione funzioni al meglio".

"Noi come Comune siamo intervenuti 3 settimane fa - aggiunge - ma da quando è intervenuta l'Arpa abbiamo le mani legate. Avevamo creato un regolamento autonomo per cui eravamo liberi di stabilire gli orari a Udine, quindi al Cormor la musica poteva andare avanti fino alle 3 di notte, perché eravamo consapevoli della differenza che c'è tra il centro città e un parco all'aperto. Ma con il decreto Monti del 2012 questa nostra autonomia è venuta meno e ora l'ente che prende decisioni è l'Arpa, secondo un regolamento regionale, forse un po' troppo datato. Chiediamo quindi al Consiglio regionale di riprendere in mano questo testo prima della pausa estiva e modificarlo, adeguandolo ai nostri tempi e alle diverse situazioni. Anche perché il problema non riguarda solo la città di Udine, ma tutta la regione. Questa è l'unica cosa che possiamo fare".

#iostoconhomepage: la solidarietà fotografica dei fan del festival udinese

Nel frattempo Venanzi si dichiara dispiaciuto per le dichiarazioni di Manuele Ceschia, che ha detto di non poter più lavorare in queste condizioni. "Mi dispiace anche dal punto di vista personale perché ci conosciamo bene - continua - quindi spero che la situazione si risolva al più presto. Dico a Manuele di fermarsi un attimo e vedere se questa condizione è definitiva, prima di prendere decisioni, perché senza di lui sarebbe difficile immaginare una manifestazione come l'Homepage che per anni ha dato un valore aggiunto alla città, offerto ai giovani valide alternative musicali e culturali".

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