Hashish e coca dal kebabbaro, locale chiuso e gestore in carcere

Espositori e frigoriferi vuoti, niente alimenti o bevande destinati alla somministrazione o vendita. Da comprare c'erano solo hashish e cocaina. Il tutto era sistemato in due involucri sul bancone della cucina – tra rotoli di carta stagnola e di cellophane –, usati per il confezionamento delle dosi di stupefacente, per un peso netto complessivo di 30,4 grammi. In più c'erano tre dosi già pronte alla vendita di cocaina, per circa 1 grammo di peso netto, nascoste all’interno dei dispositivi per il pagamento elettronico, più un bilancino digitale di precisione. È quanto hanno rinvenuto gli uomini della Questura, assieme all'unità cinofila della Polizia locale, all'interno di un punto vendita kebab di via Battistig, lo Zam Zam, nel pomeriggio di mercoledì.

In casa

Personale della locale Squadra mobile ha eseguito anche una perquisizione locale anche all’interno dell’abitazione del gestore, un cittadino pakistano 39enne residente in città, dove è stato rinvenuto altro stupefacente attribuibile all’uomo (9,4 grammi di hashish). In più sono stati trovati 10.750 euro, evidentemente provento di attività illecita legata al traffico di stupefacenti. Secondo gli investigatori il gestore del locale si serviva dell'attività di somministrazione e vendita di alimenti come copertura per l'attività di spaccio.

Sequestro

Lo stupefacente, il denaro, il bilancino e tre telefoni cellulari, nonché i locali del pubblico esercizio, sono stati sottoposti a sequestro penale e l’uomo associato alla locale casa circondariale di via Spalato. In mattinata è stato convalidato l'arresto e il gip ha disposto nei confronti dello straniero la misura cautelare degli arresti domiciliari. Nel corso del servizio un altro cittadino pakistano, 27enne, è stato denunciato per lo stesso reato in quanto trovato in possesso di tre involucri di hashish, per circa 14 grammi di peso netto.