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Cronaca Castions di Strada

Il gruppo Alpini di Castions di Strada compie 60 anni

A presenziare all'evento in occasione della cerimonia per i 60 anni dalla costituzione del Gruppo alpini di Castions di Strada, intitolato alla medaglia d'argento al valor militare Innocente Stroppolo, anche il presidente del Consiglio Regionale Piero Mauro Zanin,

"C'era un passaggio di consegne che avveniva in passato, quando i giovani entravano nel servizio di leva e diventavano alpini, raccogliendo in tal modo quel senso di comunità, dovere e solidarietà che li avrebbe accompagnati per tutta la vita. Basta guardare al passato con nostalgia, poniamoci invece una domanda senza retorica: se quel servizio funzionava, perché non riorganizzarlo, ammodernato ma ridandogli quella finalità di un tempo che era la fratellanza e che andiamo perdendo. Perché la leva non serve solo ad aiutare gli altri, ma a formare i nostri stessi giovani, facendoli diventare più consapevoli, più responsabili, più critici, più liberi"

È quanto ha avuto modo di dire il presidente del Consiglio regionale, Piero Mauro Zanin, in occasione della cerimonia per i 60 anni dalla costituzione del Gruppo alpini di Castions di Strada, intitolato alla medaglia d'argento al valor militare Innocente Stroppolo e che si è radunato, assieme ai rappresentanti di altre sezioni udinesi e altre associazioni d'arma, nel piazzale antistante la chiesa parrocchiale per l'alzabandiera accompagnato dall'inno nazionale suonato dal Corpo bandistico locale "Giacchino Rossini", a cui sono seguite le allocuzioni delle autorità, la santa messa e la deposizione di una corona alla base del monumento ai caduti in guerra e una al monumento all'alpino. 

Al capogruppo delle penne nere di Castions, Umberto Tavano, il compito anche di consegnare ai più meritevoli le spille volute dal presidente dell'Associazione nazionale alpini (Ana), Sebastiano Favero, quale segno di ringraziamento verso coloro che si sono adoperati in tempo di Covid per aiutare il prossimo. "Quando, in piena pandemia, guardando dalla finestra riconoscevano il nostro cappello - ha raccontato - nelle persone nasceva un forte senso di sicurezza".  Zanin ha quindi salutato "tutti coloro che hanno contribuito a rendere orgogliosa l'Italia e l'intero Friuli Venezia Giulia".

E ha poi rivolto una parentesi anche all'attacco subito a maggio scorso dagli alpini a Rimini in occasione della sfilata nazionale, "organizzato ad arte in maniera proditoria e falsa, come hanno dimostrato i fatti. Si è tradotto in un atto infame non solo contro di voi, ma contro il vostro operato, contro ciò che rappresentate".  Di senso di vicinanza, servizio e altruismo vero la comunità quali valori caratterizzanti gli alpini ha parlato anche il vicesindaco di Castions, Ivan Valvason, portando i saluti dell'intera amministrazione comunale.  Mentre il presidente della sezione Ana di Udine, Dante Soravito de Feanceschi, riallacciandosi al discorso di Zanin, ha menzionato "l'importanza dei campi scuola attraverso i quali gli alpini formano i ragazzi affinché, sotto la loro guida, possano essere i nuovi portavalori, possano sostituire il nostro operato con il loro, magari sotto altre forme ma sempre dedicandosi al volontariato e alla protezione civile. Mettersi al servizio della comunità senza attestati o riconoscimenti se non un semplice grazie è alla base dell'essere delle penne nere, perché abbiamo imparato che il dare è meglio che il ricevere".

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