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Giovedì, 25 Aprile 2024
Scuola

Govetto: "Agli atei non interessano i lavoratori ma attaccare la religione con ogni pretesto"

Secondo il consigliere comunale, con delega alle scuole paritarie, le polemiche sollevate dall'Uaar, il circolo udinese di atei e agnostici, sono "insensate e inutili"

Il consigliere delegato alle scuole paritarie del Comune di Udine Giovanni Govetto interviene sulle polemiche innescate dall’Uaar sul rischio di discriminazione del personale nelle scuole paritarie. Da parte dl l'Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti era stata avanzata la richiesta di interrompere i finanziamenti del Comune se le scuole non avessero formalizzato l'impegno a non discriminare dipendenti sulla base di scelte di vita non coerenti con il catechismo.

Le richieste dell’Uaar

Udine città laica

“Sono insensate e inutili le polemiche sollevate dall'Uaar in riferimento ad alcuni contributi stanziati dal Comune a favore delle scuole paritarie. -  dice Giovanni Govetto - La civile e laica città di Udine farebbe volentieri a meno e la cui risposta è ovvia: le norme sui contratti di lavoro, sui Ccnl, sui licenziamenti, sulle promozioni e sulle assunzioni non le decidono i privati, né tanto meno il Vaticano! Le decide lo Stato italiano. Questo vale per tutti. Anche per le scuole paritarie. Tutti sono tenuti a rispettare la legge: non è necessaria nessuna certificazione per ribadire questo elementare principio”. 

Nessuna discriminazione

Chiarito questo primo punto, Govetto prosegue: “Confermo che il Comune di Udine vuole essere una realtà pluralista, in cui convivono e vengono sostenute e finanziate idee ed esperienze diverse, diverse sensibilità e diverse culture. Questo emerge l’operato dell’amministrazione pubblica in diversi ambiti non solo quello della scuola”. E aggiunge: “Discriminante sarebbe decidere di non finanziare realtà connesse ad esperienze religiose. E il Uaar sembra suggerire proprio questo”.

Le perplessità

Il consigliere con delega alle scuole paritarie si domanda se il circolo voglia veramente una società pluralista e intenda confrontarsi e rispettare tutte le posizioni culturali e religiose che esistono. O se si prefigga che tutti diventino atei e agnostici “come nelle dittature totalitariste?” Govetto ribadisce che la scelta dell’educazione è una scelta delle famiglie  che si basa anche su valori personali che non possono essere messi in discussione. ”Se la nostra è una società pluralista, in cui esistono ed è giusto che esistano diverse esperienze educative, culturali, espressive, per quale ragione il Comune non dovrebbe finanziare scuole legate anche ad esperienze religiose? – prosegue Govetto- Se vogliamo assicurare libertà di scelta allora dobbiamo permettere anche alle famiglie meno abbienti di poter iscrivere i propri figli agli asili e alle scuole che loro ritengono più adatti alle esigenze della famiglia”.

L’attacco alla religione

Il consigliere conclude affermando che non esiste nessuna violazione della Costituzione nel riconoscere un contributo che permetta alle famiglie di avere maggiore libertà di scelta. “La sensazione è che all'Uaar non interessi molto del destino dei lavoratori delle scuole paritarie. È evidente che il signor Michelangelo Licata non ha mail letto un Ccnl delle scuole paritarie ed ignora la secolare esperienza scolastica ed educativa legata ad alcune realtà religiose che operano sul nostro territorio arricchendone l'offerta formativa, grazie anche all'aiuto di personale scolastico ed insegnanti di indubbia competenza”. Sembra che all’Uaar interessi “attaccare la religione e, in particolare, la Chiesa Cattolica ed ogni pretesto è buono per farlo, con una certa dose di fantasia ed una punta di acredine”.

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