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Cronaca Centro / Via Cavour

Udine scende in piazza per Giulio Regeni: appuntamento a sabato 5 marzo

Organizzata una manifestazione di solidarietà nei confronti del giovane ricercatore friulano barbaramente ucciso. Nel frattempo dall'Egitto arriva del materiale investigativo, ma è incompleto

“Appuntamento a sabato 5 marzo, alle ore 10:00, sotto la Loggia del Lionello, per manifestare l’indignazione della città riguardo al barbaro omicidio di Giulio Regeni, per esprimere solidarietá alla sua famiglia, per denunciare le colpevoli complicità e i tentativi di depistaggio del governo egiziano, per condannare la dittatura di Al Sisi, la quotidiana violenza della sua polizia, gli arresti e le torture degli attivisti democratici in Egitto. Ed infine per proporre iniziative di boicottaggio e di pressione dal basso che costringano la diplomazia egiziana ad arrestare i veri assassini di Giulio”. È questo il contenuto del messaggio che gli organizzatori della manifestazione hanno lanciato su Facebook, appellandosi alla coscienza degli udinesi e dei friulani, in modo che partecipino numerosi dimostrando il loro senso civico. 

LE INDAGINI. Nel frattempo le indagini proseguono tra mille difficoltà, con l’autorità egiziana che pare poco collaborativa con gli inquirenti italiani. Non ci sono immagini di telecamere e i tabulati telefonici sembrano "incompleti". Il plico inviato dal paese nordafricano alla magistratura italiana appare "parziale" secondo una fonte vicina alle indagini sulla morte di Giulio Regeni. I documenti ora al vaglio riguardano la prima autopsia, ma anche questi sembrano non complessivi, vista l'assenza di fotografie. Non sembrano risolutive nemmeno le testimonianze di cui si riferisce. Gli inquirenti hanno comunque affidato agli esperti del Ros dei carabinieri e dello Sco della polizia tutto l'incartamento, che è chiaramente scritto in arabo e ha bisogno di una traduzione. I magistrati di piazzale Clodio, che mantengono il più stretto riserbo e quasi sollecitano il silenzio in favore degli accertamenti da svolgere, aspettano nei prossimi giorni una risposta dagli investigatori di casa nostra. La Farnesina ha preso atto della consegna di una parte del materiale richiesto. «Si tratta in particolare di informazioni relative a interrogatori di testimoni da parte delle autorità egiziane, al traffico telefonico del cellulare di Giulio Regeni e a una parziale sintesi degli elementi emersi dall'autopsia. Non risultano essere stati ancora consegnati altri materiali informativi richiesti dalle note verbali della nostra Ambasciata, ha aggiunto il ministero, spiegando che si tratta di un primo passo utile. La Farnesina ritiene tuttavia che la collaborazione investigativa debba essere sollecitamente completata nell'interesse dell'accertamento della verità».

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