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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Lavoro in nero per 11 persone, chiuso un locale notturno

Serrande abbassate per la discoteca Fabriq di Fossalta di Portogruaro, gestita da un giovane imprenditore friulano

Imprenditore friulano nei guai a seguito di un blitz avvenuto nella notte tra sabato e domenica alla discoteca Fabriq di Fossalta di Portogruaro. I carabinieri del nucleo ispettorato del lavoro di Venezia con i colleghi del comando compagnia carabinieri di Portogruaro e del personale dell’ispettorato territoriale del lavoro di Venezia hanno trovato 11 lavoratori in nero. Per il gestore, trentenne italiano residente in provincia di Udine (dove ha anche sede  legale la società), è stato denunciato in stato di libertà e si è visto notificare un provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale. Per lui la multa è salata: 2mila euro da pagare entro la settimana per la revoca della sospensione e altri 35mila per le irregolarità riscontrate.

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Come riporta Venezia Today, i controlli erano stati pianificati per verificare il rispetto delle norme in materia di legislazione sociale, sicurezza, salute ed igiene sui luoghi di lavoro.

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L'ispezione è avvenuta in fase di piena attività con la presenza di circa 600 clienti nel locale, ma senza interrompere il normale svolgimento della serata. E le sorprese non sono mancate. "Gli ispettori - si legge nella nota - hanno riscontrato l’impiego di manodopera in nero ed alcune violazioni in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro: sono stati sorpresi, infatti, undici lavoratori in nero, alcuni dei quali stranieri, distribuiti tra il banco di mescita delle bevande e i luoghi di animazione". In pratica tutte le persone impiegate nella discoteca, tra baristi, buttafuori e dj.

"Per loro - continua il comunicato - non vi era stata la comunicazione preventiva di assunzione, né era stato sottoscritto alcun contratto di lavoro; di conseguenza erano anche privi della copertura assicurativa e previdenziale". Gli accertamenti sono poi proseguiti negli uffici dell'ispettorato. Si è scoperto che i lavoratori erano stati impiegati in altre occasioni nello stesso locale, sempre retribuiti con voucher. Stavolta, però, mancava la comunicazione preventiva.

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Inoltre i carabinieri, effettuando anche una vigilanza tecnica sulla sicurezza sui luoghi di lavoro, "hanno riscontrato la mancanza della valutazione dei rischi aziendali e l’omessa formazione sulla sicurezza di parte del personale".

La discoteca ha dichiarato che si è trattato di un problema non dipendente da loro: "I voucher c’erano - spiegano dalla direzione - però non è stato possibile attivarli sul sito dell’Inps, perché il sistema era 'inchiodato'. Lavoriamo con i voucher, che sono sempre attivati regolarmente. Faremo senza dubbio ricorso".

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