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A George Soros il Premio Terzani 2013: arrivato l'annuncio ufficiale

L'economista statunistense di origine ungherese si è aggiudicato la nona edizione del riconoscimento grazie alla stesura del testo "La crisi globale e l'instabilità finanziaria europea"

E' stato assegnato al finanziere George Soros per il libro "La crisi globale e l'instabilità finanziaria europea" il 9/o premio Tiziano Terzani. Soros ritirerà personalmente il premio l'11 maggio al festival 'Vicino Lontano'.

Lo si è appreso dalla giuria del Premio presieduta da Angela Staude Terzani. Per la giuria, Soros, che dalla sua attività ha ricavato ''ingentissimi guadagni, non si è mai sottratto a una sistematica assunzione di responsabilità in campo sociale e anche politico''.
(ANSA)

La biografia di Soros da Wikipedia

Soros è attualmente presidente del Soros Fund Management e dell'Open Society Institute ed è anche ex membro del Consiglio di amministrazione del Council on Foreign Relations. Il suo appoggio al movimento sindacale polacco Solidarnosc, e il supporto all'organizzazione cecoslovacca per la tutela dei diritti umani Charta 77 (manifesto del 6 gennaio 1977 per una liberalizzazione del regime), hanno contribuito alla fine del dominio dell'Unione Sovietica in questi Stati. Il suo finanziamento e organizzazione della Rivoluzione delle Rose in Georgia è stato ritenuto cruciale ai fini del successo della stessa da osservatori sia Russi che Occidentali, nonostante Soros abbia dichiarato che il suo ruolo sia stato "largamente sopravvalutato".

Negli USA è noto per avere elargito larghe somme di denaro agli avversari di George W. Bush nel corso delle ultime elezioni presidenziali. Ha appoggiato il democratico Barack Obama alle presidenziali americane del 2008. L'ex presidente della Federal Reserve Paul Volcker scriveva nell'introduzione de "L'alchimia della finanza", un libro pubblicato da Soros nel 2003: "George Soros ha lasciato un segno nella veste di speculatore dall'enorme successo, saggio abbastanza dal ritirarsi sostanzialmente quando ancora il gioco volgeva a suo favore. Il grosso delle sue enormi vincite sono oggi votate ad aiutare paesi emergenti o in via di transizione a rendersi delle "società aperte", aperte non solo nel senso della libertà di scambi commerciali, ma soprattutto tolleranti nei confronti delle nuove idee e dei diversi approcci di pensiero e comportamentali".

È uno dei finanziatori di movimenti rivoluzionari in Ucraina, in Georgia e anche Bielorussia.

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