Un FVG ricco di "ecopoli", la proposta di un docente UNIUD in un libro
Il Friuli Venezia Giulia come Laboratorio “ecopolitano” per il contrasto agli effetti disastrosi del riscaldamento climatico e della deglobalizzazione in atto: è la proposta contenuta nel libro del prof. Sandro Fabbro, urbanista dell’Università di Udine,
Nell'arco dell'incontro digitale è stato presentato del docente di urbanistica all’Università di Udine, “ECOPOLI Visione Regione 2050” nel quale di sviluppa il senso della sfida, a livello regionale, al riscaldamento climatico e alla deglobalizzazione in atto. A tal fine Fabbro propone, per la Regione FVG, il modello dell’“Area ecopolitana”. Con l’autore ne hanno discusso Patrizia Gabellini del Politecnico di Milano, Domenico Moccia dell’Università di Napoli e Elio Piroddi della Sapienza di Roma.
Ha portato un suo importante contributo anche il Presidente del Consiglio Regionale del FVG, Pietro Mauro Zanin. Per Fabbro, l"’Area ecopolitana” è una soluzione valida non solo per il FVG ma per tutto il Paese in complementarità, se non in alternativa, alle “Città metropolitane”.
Sostiene, infatti, che non si può abbandonare il territorio italiano, non interessato da “città metropolitane”, a istituzioni ormai svuotate di ogni potere e di ogni utile missione, come le Province. E’, in primis, alle Regioni più piccole e alle province con più di 500mila abitanti, che Fabbro indirizza il modello ecopolitano. Ci sono, secondo l’autore, almeno nove regioni e quasi una trentina di Province che hanno la dimensione e le caratteristiche strutturali per caratterizzarsi da subito come Aree ecopolitane. Ma ci vuole un soggetto che faccia da laboratorio delle nuova prospettiva Ecopolitana. Questo soggetto, per Fabbro, può essere, da subito, la Regione FVG (purché si rinunci a guardare, con lo specchietto retrovisore, alla ricostituzione di Province che non hanno più alcun senso).
