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L'onda del Fvg Pride invade Udine: "Orgogliosi di essere noi stessi"

La questura ha dichiarato la presenza di 7 mila partecipanti. Solo 3 mila gli accessi consentiti in castello. Anche il difensore Felipe a sostegno dell'evento. Probabile la presenza di Tiziano Ferro sul palco. I discorsi, i video e le più belle istantanee dalla parata del primo Gay Pride del Triveneto del 10 giugno 2017

7 mila persone hanno preso parte al primo grande Pride del Triveneto. Confermate dunque anche dalla Questura le previsioni dei primi giorni. Il corteo, giunto dopo 3 ore (verso le 19) in piazza della Libertà, si è sfogato con un lungo applauso che ha dato il via all'atteso discorso del sindaco Honsell: «Siamo in questa piazza dove la parola "libertà" significa o libertà di tutti o di nessuno - ha premesso il primo cittadino-. Questo è un luogo dove tante persone hanno combattuto per la libertà. E anche oggi, a distanza di decenni, ci sono ancora tante vittime innocenti del fascismo, della violenza e dell'intolleranza». A fine orazione il primo cittadino ha voluto rendere un sentito ringraziamento alla friulana Adele Palmeri e alla moglie Ingrid Owens, la prima coppia omosessuale ad aver lottato insieme a lui per trascrivere il proprio matrimonio registrato all'estero nel Comune di Udine. L'ultimo (toccante) ringraziamento, Honsell l'ha invece voluto regalare al suo ex addetto stampa, ora in paternità, e al suo compagno di vita. 

#FvgPride, la scia arcobaleno colora Udine: "Orgogliosi di essere noi stessi"

Le immagini più scandalose del primo Pride del Friuli Venezia Giulia

SERRACCHIANI (Presidente Regione Fvg): «E' un momento importante per Udine ma anche per tutta la regione, perché è il suggello alle tante iniziative sui diritti che nella storia di questa città e del Friuli Venezia Giulia sono stati portati avanti per il rispetto dei diritti fondamentali della persona: è un evento bellissimo. Questa è veramente una città che ha fatto la storia, e credo che essere qui oggi sia anche il riconoscimento al lavoro che è stato portato avanti da chi ci ha preceduto e il testimone che vogliamo dare a chi viene dopo di noi». In merito alle posizioni contrarie di gerarchie ecclesiastiche e di alcune istituzioni locali, Serracchiani ha dichiarato che "i diritti non dovrebbero avere colore politico" e di non concordare con alcune prese di posizione, «che peraltro sono legittime, perché qui ognuno può pensare ed esprimersi come meglio crede. Colgo piuttosto l'occasione per richiamare la nostra attenzione verso Paesi o gruppi di pensiero che manifestano e praticano intolleranza attiva verso la comunità Lgbtq».

PANARITI (assessora regionale alle Pari opportunità): «Il Friuli Venezia Giulia è da sempre una regione che fonda le sue radici nel rispetto e la valorizzazione delle diversità: siamo assieme alla comunità Lgbtq in questa manifestazione per riaffermare il rispetto di ogni forma dello stare al mondo e dei diritti di tutte le persone. Difendere i diritti della comunità Lgbtq non significa togliere qualcosa a chi non ne fa parte", ha concluso Panariti avviandosi alla testa del corteo a cui sono attesi tra i 4 e 5 mila».

Una volta terminati il comizio in piazza, l'onda del Pride si è spostato nel grande piazzale del castello dove, poco prima dell'inizio dei concerti, è intervenuto anche il dfensore dell'Udinese Felipe Dias da Silva Dal Belo che ha voluto presenziare per sostenere l'iniziativa accompagnato da sua moglie Caterina e dalla loro bellissima figlia.

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