Furti e ricettazione in Friuli, bloccato e arrestato in Ungheria
Un 38enne è stato rintracciato nella repubblica dell'Est Europa e riportato in Italia
Nella giornata di venerdì 21 settembre gli agenti della Squadra Mobile di Udine, in collaborazione con la Polizia di Frontiera di Roma Fiumicino, hanno dato esecuzione all’ordine di carcerazione, emesso nel mese di settembre del 2015 dalla Procura della Repubblica di Udine, nei confronti del 38enne cittadino albanese.
Il periodo
L’uomo era stato condannato a tre anni, tre mesi 28 giorni di carcere. La pena è stata emessa in seguito a più provvedimenti, disposti dal Tribunale di Udine per vari episodi riguardanti la commissione di reati predatori. Gli eventi si sono verificati nel periodo compreso fra gli anni 2010 e 2014, compiuti in diverse località della provincia di Udine.
Gli episodi
Tra i vari episodi si contano un furto di un'ingente quantità di materiale edile avvenuto a Manzano, dove il soggetto è stato sorpreso, assieme ad altri due connazionali, a bordo di un veicolo pesante mentre trasportava pietra piasentina appena rubata da un deposito. In un altro episodio, lo stesso soggetto, assieme a un altro cittadino albanese, è stato scoperto mentre si trovava all’interno di una abitazione civile di Faedis — durante la notte — cercando di portare via da un capanno diversi utensili di varia natura.
Altri furti
Il condannato è stato anche coinvolto in un’attività d’indagine, svolta dalla Squadra Mobile di Udine, che lo ha visto — con un conterraneo, responsabile di diversi furti compiuti nell’aprile del 2014 in esercizi pubblici della zona di Tavagnacco e Udine — rubare diverse autovetture, poi ritrovate durante l’attività di investigazione, come pure sono state trovate parti delle somme e dei beni sottratti duranti i raid predatori.
Il ritrovamento
In seguito al provvedimento di condanna le indagini — compiute dala Polizia di Stato, con il concorso dell’Interpol — hanno permesso di rintracciare il condannato in Ungheria. L’attività è stata coordinata dalla Direzione Centrale della Polizia Criminale. Il soggetto è stato fermato grazie al al mandato di arresto europeo, predisposto dalla Procura della Repubblica di Udine. È stato associato alla Casa circondariale di Civitavecchia.