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Giovedì, 28 Marzo 2024
Furti

Furti di rame, manganese e mezzi: danni per decine di migliaia di euro

Quattro persone si trovano in custodia cautelare in carcere. Una quinta è ricercata

Furti di rame, manganese e attrezzi agricoli, messa in ginocchio una banda operativa a Udine. In mattinata è stata eseguita un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del tribunale di Udine, su richiesta della Procura della Repubblica, a carico di quattro soggetti residenti in città, ritenuti responsabili, a vario titolo, di una serie di colpi. Un quinto soggetto è latitante. Si tratta di un furto aggravato nella sede operativa della ditta “Super Beton” di via Emilia, dove erano stati rubati significative quantità di cavi di rame; un furto aggravato nella sede operativa della ditta “Gs Beton ”di via Liguria,dove erano state rubati rame e martelli di manganese; un furto aggravato di furgoni escavatori e attrezzatura edile in danno di  diverse ditte udinesi, utilizzati per compiere il furto in via Liguria. 

I fatti

Il 30 giugno del 2021 un responsabile della ditta “Super Beton” aveva denunciato il furto di 22 bobine di cavi elettrici di rame. Le indagini attivate da dalla Squadra mobile della questura hanno permesso di individuare il camion con cui era stato trasportato il materiale rubato che, alcuni giorni dopo, era stato ritrovato in una ditta friulana di recupero di materiale ferroso dove era stato venduto. La ditta, peraltro, è stata sanzionata amministrativamente per la difformità della documentazione relativa alla compravendita del materiale. Per questo episodio è stato segnalato all’autorità giudiziaria il conducente del veicolo. 

Il 20 novembre 2021 un responsabile della ditta “Gs Beton S.r.l.”, attiva nella lavorazione di inerti e nella produzione di calcestruzzi, accedendo al  complesso industriale aveva accertato che il lucchetto del cancello era stato tranciato e che nel piazzale, in prossimità della linea elettrica che alimenta il sito industriale, erano stati praticati alcuni scavi che non avevano compromesso la funzionalità dell’impianto. Nel fine settimana fra il 4 e il 6 dicembre erano stati segnalati dei rumori provenienti dall’impianto industriale il cui sistema di illuminazione risultava spento. Il successivo sopraluogo da parte della società aveva consentito di appurare che erano state trafugate decine di metri di cavi di rame dalla dorsale di collegamento tra la centrale elettrica e l’impianto, per un valore stimato di circa  50mila euro.

Il 7 febbraio 2022 i carabinieri del Nucleo investigativo del Comando provinciale di Udine, unitamente a personale della Squadra mobile della questura, perquisendo un zona agreste di Udine, dove erano domiciliate delle famiglie in alcuni camper e roulotte, avevano trovato un trasformatore ad alta tensione di rame e un rilevante quantitativo di guaine di cavi di rame, riconducibile al furto ai danni della ditta “GS Beton”. I successivi sopraluoghi hanno consentito di rinvenire altra refurtiva, tra cu un autocarro Iveco Eurocargo con braccio gru, su cui era stato caricato l’impianto di 
raffreddamento del trasformatore rinvenuto nel corso della perquisizione, un furgone Fiat Scudo e un escavatore BobCat. Inoltre è stato accertato che alcuni giorni prima, in un’altra ditta di recupero di materiali ferrosi, erano stati venduti 600 chili di cavo intrecciato di rame, nonché 4.464 chili di acciaio inox al cromo (martelli di manganese), per un valore di circa 10mila euro. Matriale sempre riconducibile al furto alla “GS Beton”.

Ore 12.20

Aggiornamento delle forze dell'ordine: anche il quinto soggetto è stato rintracciato e condotto in carcere.

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