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Cronaca Palmanova / Piazza Grande

Bassa friulana: razzia di rame nei cimiteri, furti per 100.000 euro

Una banda di tre uomini, di nazionalità rumena, ha fatto man bassa del prezioso materiale tra Palmanova e il Veneto orientale. Parte del bottino è stato accertato, ma gli inquirenti stanno indagando ancora

Hanno trafugato rame per un valore che si avvicina ai 100.000 euro con quattro soli colpi, nei cimiteri di Muscoli, Palmanova, San Stino di Livenza e Quarto d'Altino, ma gli inquirenti non escludono altri "raid".

Come base operativa avevano scelto due caselli ferroviari dismessi, a Palmanova e San Giorgio di Nogaro, dove avevano comodamente acceso le utenze di energia elettrica e acqua. Con loro nei caseggiati anche dei minorenni, di cui si sta accertando la provenienza. Dopo i furti si dirigevano in Romania, la nazione d'origine, con dei furgoni di targa bulgara (per i quali sono in corso accertamenti per stabilirne la proprietà). Per far viaggiare i loro bolidi rubavano ogni volta il gasolio nei cantieri del circondario. Si calcola avessero "risucchiato" oltre 300 litri di diesel alla volta.

Il colpo più consistente nella notte di Ognissanti a Quarto d'Altino, per festeggiare al meglio il compleanno di uno di loro.

Operazione "Senza pietà": le immagini degli arrestati e dei cimiteri colpiti

Inizialmente facevano un sopralluogo e poi agivano con rapidità. Si tratta di I.R. 38 anni, F.R. 32, N. Z. I primi due hanno lo stesso cognome e non si escludono rapporti di parentela.

Le fattispecie per le quali sono accusati sono furto aggravato e vilipendio di tombe. In questo momento si trovano in custodia cautelare in carcere, come disposto dal Gip di Udine

L'operazione, che ha avuto il suo culmine tra il 17 e il 18 dicembre a San Stino di Livenza, è stata messa a segno dai carabinieri di Palmanova - diretti dal nuovo comandante Maurizio Maiani -, che hanno impiegato una dozzina di uomini,  unitamente ai loro colleghi veneti.

Il caso, originariamente trattato dalla Procura di Udine e meritevole di ulteriori approfondimenti, per questioni di competenza è passato ora alla Procura di Venezia.






 

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