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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Campoformido

Furti in cimiteri e vivai: in carcere una coppia di Campoformido

Si tratta di un 34enne e di una 37enne residenti nel comune alle porte di Udine. I carabinieri gli attribuiscono cinque episodi criminosi, ma non è escluso che ci sia la loro mano anche su fatti simili accaduti sul litorale della provincia di Venezia

Due conviventi di nazionalità italiana, il 34enne D.S. e la 37enne K.B - residenti nel comune di Campoformido -, sono stati arrestati e condotti in carcere nei giorni scorsi in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare dai Carabinieri della Compagnia di Udine, al termine di un'indagine diretta al contrasto di reati contro il patrimonio. I reati imputati si riferiscono a furto aggravato - continuato e in concorso -, prelievo fraudolento (con un bancomat oggetto di furto) e danneggiamenti.

L'INDAGINE. L'operazione si è chiusa in meno di due mesi, con le prime segnalazioni arrivate da un episodio di furto al cimitero di Gonars (il 19 marzo). All'esito delle indagini, condotte con pedinamenti e attività di osservazione, i Carabinieri del Norm di Udine e della stazione di Campoformido attribuiscono alla coppia cinque episodi: si tratta di furti commessi su autovetture, per lo più nei parcheggi dei cimiteri - come nel caso della località della Bassa friulana - o in vivai e fiorerie (nello specifico episodi che si sono verificati a Martignacco e Pasian di Prato). Ai due viene contestato anche un prelievo fraudolento di 250 euro con un bancomat appena rubato in un'auto parcheggiata al cimitero di Gonars, effettuato allo sportello automatico della Bcc Manzano a Pozzuolo. L’ultimo evento attribuito, nel quale la coppia era stata anche arrestata in flagranza di reato dopo un furto di 700 euro, si è verificato il 15 aprile al vivaio Di Bert, in via Colloredo a Pasian di Prato.

EPISODI ANCHE IN VENETO? Le indagini dei Carabinieri proseguono per attribuire ai due eventuali ulteriori furti commessi anche nei mesi precedenti, tra Friuli e Veneto - in particolare sul litorale veneziano, nella zona di Eraclea e Caorle -. La coppia percorreva infatti centinaia di chilometri al giorno, dalla fascia costiera della provincia di Venezia a tutto il territorio friulano.

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