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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Il ricordo di Francesca De Marco

Sindaco e gonfalone di Udine al funerale della "Signora di Borgo stazione"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di UdineToday

Apprezzatissimo il discorso commemorativo tenuto dal sindaco Honsell, intervenuto in fascia, con il gonfalone municipale, a rappresentare l'omaggio della città "a una cittadina esemplare, ad un tempo amante della tradizione ed aperta al futuro e alle sue problematiche". Mentre il tenore Gianfranco Savorgnan intonava l'"Ave Verum" di Mozart e la portavoce del coordinamento rionale, sig.ra Laura Paviotti, leggeva l'estremo saluto del comitato, sulla bara campeggiava la bandiera di Borgo Stazione, bianconera con il bordo color carta da zucchero delle vecchie uniformi dei ferrovieri; attorno, le insegne della più battagliera società civile udinese e friulana: dai vessilli dei cinque quintieri del Fogolâr Civic friulano e sloveno ai gonfaloni dell'Academie dal Friûl, dell'Antico Borgo Aquileia e della Confraternita del Santissimo Crocifisso. Numerosissime le delegazioni associazionistiche: dal Club UNESCO di Udine alla Pro Loco di Città "Borgo Sole Udineovest", dal Cordicom FVG a Progetto Tempo. Idealmente Udine, il Friuli e non solo, la politica - maggioranze ed opposizioni - e la società civile, si sono, dunque, stretti attorno al feretro di Francesca De Marco, anziana ed indomita promotrice di un rinnovato civismo locale aperto responsabilmente al globale come testimoniato dall'esperienza dell'ormai decennale coordinamento civico del rione ferroviario del capoluogo della Piccola Patria. Prima dei funerali, tenutisi a Udine, il 25 marzo 2014, presso la chiesa del Carmine, da più parti già erano pervenute affettuose espressioni di cordoglio, non ultima quella del questore di Trieste un tempo assegnato alla sede udinese, dott. Giuseppe Padulano ("Ricordo la Signora Francesca con tanto affetto"), promotore convinto di una "sicurezza partecipata" del territorio mobilitante anche virtuosamente la cittadinanza, come sosteneva la stessa De Marco alla guida del suo coordinamento civico. Toccante la dedica della dott.ssa Anna Peruch, membro fondatore del comitato di Borgo Stazione: "Non è facile saper sorridere quando già rallenta il battito del cuore, ma tu l'hai fatto, con il coraggio e la dolcezza di sempre. La tua vita è stata un dono d'amore che custodirò nello scrigno delle cose più buone. Addio amica cara, so che attraverserai serena il ponte sull'arcobaleno, sorridendoci ancora, da lassù". "Puare la nestre Francescje, nus displâs cetant. E jere une grande femine, e sarà simpri vive tal nestri cûr" ha scritto in perfetto friulano l'accademico prof. David Bizjak, coordinatore del Fogolâr Civic della Primorska (Litorale Sloveno), intervenuto alle esequie con una delegazione da Tolmino. Primo fra tutti gli amministratori udinesi, l'assessore dott. Enrico Pizza aveva inviato un affettuoso messaggio di cordoglio in memoria della benemerita concittadina. In seno alle associazioni di cui la De Marco fu parte eminente si parla già d'intitolazione quanto meno di un'area verde alla "signora di Borgo Stazione" che il sindaco Honsell amichevolmente ebbe a definire come "vera roccia": il prof. Alberto Travain, presidente del Fogolâr Civic nonché membro di reggenza del coordinamento rionale udinese, propone l'aiuola del Piazzale della Repubblica, "da cui si vede sia la Stazione che Palazzo D'Aronco, borgo e città, quartiere e Comune, emblemi di quelle due dimensioni del vivere civile e sociale che la De Marco seppe accostare e far dialogare con senso civico".

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