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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Centro / Via Aquileia

Friuli Doc negato: in via Aquileia dilaga il malumore

La sfida di Venanzi: riportare la kermesse nel 2018 gestita dall’amministrazione per garantire il rispetto del regolamento e la qualità dei prodotti

Via Aquileia esclusa dall’edizione 2017 di Friuli Doc. Se la kermesse enogastronomica e turistica sbarca, dopo numerosi anni di assenza, in Piazza Primo Maggio, guardando attentamente la mappa dell’iniziativa salta subito all’occhio che il percorso di bancarelle si ferma all’altezza dell’inserzione con via Gorghi. Un’esclusione che non è passata inosservata e che ha creato malumori tra i negozianti presenti nella storica via udinese, divisi tra favorevoli e contrari.

L'inizio delle polemiche

In realtà la querelle era cominciata già durante la passata edizione dell'evento con esercenti che si erano lamentati abbassando le serrande delle proprie attività, esponendo cartelli con scritte provocatorie come “Chiusi per Friuli Doc”. Tutti d’accordo che alcune migliorie potevano essere apportate, come la diminuzione di fumi provenienti da alcuni stand o la copertura parziale o totale di alcune vetrine con il posizionamento di qualche panchina di troppo, ma arrivare a queste dimostranze forse è stato esagerato.

Friuli Doc: il programma degli eventi

"Un grave danno economico"

“Non possiamo partecipare ad un evento che porta sicuramente un indotto economico importante - racconta Stefano Zampa, cotitolare dell’osteria “ai Vecchi Parrochiani” - e che, in tempi di crisi, avrebbe aiutato un’attività giovane come la nostra, rilevata nel 2016, a consolidarsi. Ci rimetto 15 mila euro d’incassi, per me è un grave danno economico e a questo punto non ci resta che approffitare di questi giorni per chiudere e andare in ferie. Tenere aperto senza la manifestazione non ha senso. Spero nella volontà di amministrazione e cittadino di trovare una soluzione”.

"Non si può pagare per gli errori di pochi"

“Sono ormai giorni che Facebook mi ricorda che Friuli Doc sta arrivando, mi fa vedere foto del passato, l'apertura della kermesse fatta da Alessandro Venanzi, i miei amici mi ricordano che stamattina avrei dovuto montare il chiosco, ma quest'anno non c'è stata data la possibilità di lavorare - prosegue Nicola Rispoli, titolare di Europizza. Vero che l'anno scorso ci sono stati dei piccoli problemi, qualcuno non ha rispettato le regole, ma le difficoltà vanno risolte. Non si può far pagare gli errori di pochi a tutti”. 

"Brutto essere esclusi"

A fargli eco Antonella Fierro, titolare del caffè Moderno: “Non è giusto che per colpa di alcuni, che avremmo comunque eliminato dall’edizione di quest’anno, paghino anche quelle persone che si sono attenute alle regole. Soprattutto in questo momento di crisi è brutto essere esclusi: visto le tante problematiche economiche in cui versano alcune attività. A penalizzarci anche il cambiamento del regolamento che ha portato il divieto della partecipazione dei borghi cittadini. Speriamo di poter trovare una soluzione per riportare Friuli Doc già dal 2018".

Venanzi: "A via Aquileia ho sempre dato tanto"

L’esclusione potrebbe essere interpretata come un cartellino giallo da parte dell’amministrazione comunale: “A via Aquileia ho sempre dato tanto, chiudendo spesso gli occhi in questi anni - ha commentato l’assessore al Turismo Alessandro Venanzi - ma nell’edizione 2016 ci son stati degli episodi molto gravi, tra cui gli olii esausti buttati nei tombini, il non rispetto delle regole in termini di occupazione e la non territorialità dei prodotti, elementi che penalizzano gli altri operatori e che non sono previsti nel regolamento della kermesse che invece contempla l’esclusione nel caso in cui non ci si comporti come richiesto. L’auspicio è di eliminare la possibilità di autogestione della via in occasione della kermesse e di garantire la stessa qualità che si incontra in altre zone della città agendo come Amministrazione, con la speranza che anche i negozianti cambino atteggiamento". Una soluzione che potrebbe mettere d'accordo tutti: i commercianti potrebbero partecipare come attività di via Aquileia e il Comune avrebbe la gestione degli stand.

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