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Cronaca

Lavoro: in regione sono 37 mila le persone in cerca di occupazione

Dopo la presentazione del rapporto sul lavoro, intervengono i sindacati. "Rilancio dei servizi per l'impiego e discussione immediata del piano giovani. Incontro urgente con la Regione"

Rilancio del sistema dei servizi per l’impiego, definendo in modo chiaro le competenze, visto che nel programma del centro sinistra è prevista l’abolizione delle Province. Discussione immediata sulle misure del piano giovani e sull’utilizzo degli 11 milioni ad esso dedicati, provenienti da risorse comunitarie. Ridefinizione degli incentivi previsti dalla legge 18, che devono essere mirati in modo più specifico a stimolare le assunzioni delle categorie più deboli, su tutti giovani e over 55, e alla stabilizzazione dei rapporti di lavoro, caratterizzati anche in regione da una crescente precarietà.

È la richiesta che Cgil, Cisl e Uil rivolgono all’assessore regionale al Lavoro Loredana Panariti dopo la presentazione del rapporto sul mercato del lavoro, che parla di 37 mila persone in cerca di lavoro solo in regione. «Il ruolo della Giunta – dichiarano i segretari regionali Franco Belci, Giovanni Fania e Giacinto Menis – non può essere solo quello di lanciare allarmi, commentando dati sull’occupazione che risalgono al 2012 o quelli sulla prima metà del 2013, che l’Istat aveva già diffuso alla fine di agosto. Dopo sei mesi dalle elezioni è necessario essere operativi».

Da qui la richiesta di un incontro in tempi brevissimi per definire una strategia complessiva e organica sull’emergenza lavoro, «volta a definire il piano generale e il dettaglio degli interventi in vista della discussione e dell’approvazione della Finanziaria 2014». La legge di bilancio, secondo i sindacati, dovrà anche stanziare «adeguate risorse per il rilancio dei centri per l’impiego, anche per consentire l’avvio di un percorso di stabilizzazione del personale che vi opera». Un rilancio che in ogni caso, al di là delle risorse, richiede la definizione di una riforma ad hoc.

Cgil, Cisl e Uil, infine, giudicano indispensabile anche rivedere la decisione di sopprimere l’Agenzia per il Lavoro, assunta dal centro destra. «Per intervenire in modo efficace sulle vere priorità, evitando interventi a pioggia e spreco di risorse, è necessario disporre di dati tempestivi e dettagliati», dichiarano Belci, Fania e Menis, che auspicano «un impegno maggiore e più incisivo anche sul fronte dell’analisi e del monitoraggio sul mercato del lavoro, attraverso la valorizzazione e il rilancio di risorse e competenze già a disposizione della macchina amministrativa regionale».

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