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Lo stadio di Udine non va bene, escluso dall'Europeo 2032

L'impianto è considerato troppo piccolo per ospitare le partite. Serve una capienza da almeno 30mila posti

È di ieri la decisione della Figc di escludere lo stadio di Udine dagli impianti da mettere a disposizione per l’Europeo 2032. Troppo piccolo per soddisfare i requisiti richiesti. Questo è quanto emerge dai documenti trasmessi dalla Federazione per il Preliminary Bid Dossier relativo alla candidatura dell’Italia a ospitare la fase finale di Euro2032.

Tutto questo nonostante lo stadio sia considerato tra più efficienti e moderni del Paese.  Colpa avere una  capienza di 25.144  spettatori a fronte di una richiesta di averne a disposizione almeno 30 mila. Sono undici le città coinvolte al momento: Milano, Torino, Verona, Genova, Bologna, Firenze, Roma, Napoli, Bari, Cagliari e Palermo. Con stadi che superano tutti la capienza richiesta. Tranne uno. Cagliari che di spettatori ne può contenere solo 16 mila. Anche se la richiesta è quella di realizzare un nuovo impianto nella città sarda. Ma ci si domanda allora come mai non si sia pensato di mettere in lista lo stadio udinese che è bello e pronto. E che già ha ospitato partite di livello come quella dell’Italia contro Liechtenstein, l’11 giugno del 2018 o la partita di qualificazioni europee contro la Finlandia il 23 marzo del 2019. Ma anche la finale dell’Europeo Under 21 tra Spagna e Germania che si è giocata il 30 giugno dello stesso anno, tanto per citarne un’altra.

Ormai i giochi sembrano fatti. Dispiace perché sarebbe bastata una piccola deroga  per i 4.856 posti mancanti o si sarebbe potuta aumentare la capienza fino a 30 mila unità sfruttando gli spazi tra la tribuna e le curve. La data in cui dovranno essere presentate le dieci città candidate in via definitiva è il 12 aprile 2023 con la stesura del Final Bid Dossier. La decisione sull’assegnazione dell’evento da parte del Comitato Esecutivo della Uefa è prevista tra settembre e ottobre del 2023. Per i tifosi di calcio sembra restare un’unica soluzione per assistere ad un match dal vivo, qualora venisse davvero assegnata all’Italia: farsi 240 chilometri per andare a vedere una partita al Bentegodi a Verona.

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